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Gestione integrata del diabete mellito

I piemontesi affetti da diabete mellito, patologia particolarmente rilevante soprattutto per le numerose complicazioni a carico dei vasi sanguigni che colpisce il 5% della popolazione, riceveranno a casa una lettera firmata dall’assessore regionale alla Tutela della salute e Sanità, Eleonora Artesio, nella quale troveranno tutte le informazioni utili per accedere al nuovo sistema di gestione integrata.

E’ una modalità di cura d’avanguardia che consiste nell’assistenza condivisa e concordata tra due professionisti, il medico di famiglia e il diabetologo. Il primo eseguirà i controlli periodici e riaggiusterà la terapia nelle fasi stabili della malattia, il secondo si farà carico della diagnosi, delle fasi più complesse e dei controlli periodici prestabiliti. I due medici saranno sempre in contatto, valutando gli stessi esami e scegliendo insieme le migliori soluzioni terapeutiche possibili.

“Il progetto nasce da un accordo fra la Regione e le rappresentanze sindacali piemontesi dei medici di medicina generale siglato nell’ambito del Piano nazionale della prevenzione e recepito dalla Giunta - ha dichiarato Artesio durante la presentazione dell’iniziativa - Il nuovo sistema rientra in una più vasta strategia di gestione della malattia cronica che vede la Regione impegnata nel coordinamento e nella suddivisione delle competenze fra i servizi ospedalieri e quelli territoriali. La gestione integrata è finalizzata a ottimizzare i percorsi diagnostici e terapeutici, adattandoli a seconda delle esigenze e della situazione clinica del paziente che, in questo modo, viene posto al centro della rete assistenziale”.

L’avvio del progetto coincide con l’inizio di una campagna di comunicazione che prevede la distribuzione di materiale informativo negli studi dei medici di medicina generale. Per avere informazioni i cittadini interessati possono recarsi dal proprio medico di base, dai servizi di diabetologia dell’Asl o dalle associazioni locali dei diabetici.

Il diabete mellito ha una prevalenza del 90% sul totale delle patologie diabetiche ed è la causa, ogni anno, di circa 2.500 ricoveri, determinati prevalentemente da ictus cerebrale, infarto del miocardio, gravi problemi agli occhi come la retinopatia diabetica e insufficienza renale, che può richiedere trattamento con dialisi, amputazione degli arti e trapianto. In Piemonte l’assistenza è garantita dai 65 ambulatori di diabetologia, territoriali e ospedalieri, che svolgono le attività in collaborazione con i medici di medicina generale e con tutti gli operatori afferenti alle aree correlate con la patologia. “Naturalmente - annota Artesio - la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Il mantenimento dei valori glicemici il più possibile vicino alla normalità sin dalla diagnosi, infatti, è in grado di prevenire le complicanze, il vero problema del diabete. Per questa ragione, tutti i diabetici di nuova diagnosi hanno diritto ad un piano di cura personalizzato e ad eseguire gli esami periodici previsti, sotto la responsabilità del medico di famiglia e la possibilità dell’intervento del diabetologo in caso di bisogno”.

09 ottobre 2009