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  • I Comuni interessati (0kb)

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  • La tabella dei progetti (0kb)

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  • L'avanzamento dei dossier (0kb)

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  • Il piano della conoscenza (0kb)

Langhe, Monferrato e Roero Patrimonio Umanità?

La presentazione del dossierI vigneti di Langhe, Monferrato e Roero potrebbero diventare Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Il dossier della candidatura verrà presentato dalla Regione Piemonte al ministero dei Beni culturali il 30 novembre, con l'obiettivo di puntare al riconoscimento nel 2011, quando Torino celebrerà nelle vesti di prima capitale i 150 anni dell’Unità d’Italia.

La documentazione, che verrà presentata ufficialmente il 13 dicembre a Nizza Monferrato, è stata anticipata il 27 novembre dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, e dagli assessori alla Pianificazione territoriale, Sergio Conti, e all'Agricoltura, Mino Taricco. Tutelando l’ampia porzione incontaminata di questo paesaggio, hanno spiegato, si produrrà un ritorno economico in termini di turismo. E questo finirà per stimolare anche le amministrazioni nelle peggiori condizioni ad attivarsi per un miglioramento.

Il dossier è il frutto di anni di lavoro e di un investimento di 150mila euro. Tecnicamente è stato redatto dall'istituto Siti, creato dalla Compagnia di San Paolo e dal Politecnico di Torino. All'Unesco proporrà un territorio a macchia di leopardo che include nove aree appartenenti a 74 Comuni all'interno delle tre province di Asti, Cuneo e Alessandria. Queste aree saranno racchiuse entro una zona tampone che per le sue caratteristiche non potrà ambire al riconoscimento, ma darà unitarietà all'insieme. Le aree appartenenti al sito coprono i luoghi di produzione dei più pregiati vini piemontesi.

La candidatura riguarda quindi un “paesaggio del lavoro”, nel quale le esigenze di tutela della bellezza paesaggistica competono con quelle dell'economia. Ma “se vogliamo che colline così difficili da lavorare continuino ad esserlo - ha rimarcato Bresso - occorre valorizzare il territorio facendo in modo che un lavoro costoso possa essere ricompensato dal maggiore valore del prodotto. Questa candidatura creerà un sistema di cultura condivisa. Il lavoro di costruzione svolto fino ad ora ci porterà a condividere il progetto nel suo insieme. Noi puntiamo molto ad ottenere questa candidatura, ed anche i Comuni che non hanno voluto far parte del territorio ora hanno capito e ci hanno chiesto di essere reinseriti".

27 novembre 2009