Contenuto principale

archivio diario

Guggenheim, altri tre anni a Vercelli

L'ingresso dell'Arca di VercelliAlla luce del successo del grande progetto espositivo cominciato nell’autunno del 2007 e che si concluderà nel febbraio del 2010 con l’apertura della mostra “Peggy e Solomon R. Guggenheim: le avanguardie dell’astrazione”, Regione Piemonte, Comune di Vercelli e Collezione Peggy Guggenheim di Venezia hanno espresso la fortissima volontà di poter rinnovare tale connubio dando inizio ad un nuovo triennio che abbia come protagonista l’arte moderna, insieme a quella contemporanea, grazie ad un più ampio coinvolgimento del Solomon R. Guggenheim Museum di New York.

L’annuncio è stato dato il 27 novembre a Vercelli dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, dal sindaco Andrea Corsaro e dal direttore della Collezione, Philip Rylands.

“Tre anni fa - ha detto Bresso - abbiamo fortemente creduto in questa iniziativa per aumentare e ampliare l’offerta culturale del Piemonte partendo da due presupposti: la straordinaria forza attrattiva del nostro territorio e la possibilità di far crescere economia e turismo grazie a iniziative culturali ‘forti’, in grado di valorizzare anche luoghi splendidi ma a volte trascurati come Vercelli e i suoi straordinari monumenti. I risultati confermano che quell’intuizione, quella scelta fu giusta e per questo vogliamo insistere, rilanciare per continuare un cammino che ha permesso al Piemonte, insieme alla scelte innovative in campo industriale, di reggere l’urto della crisi che ha colpito il mondo nell’ultimo anno e mezzo”.

Le due mostre già organizzate e che hanno vantato oltre 80.000 visitatori e la terza del prossimo anno rappresentano una sorta di diario nato per raccontare la vita artistica, il mecenatismo e il collezionismo di Peggy Guggenheim, una trilogia dall’indubbio valore artistico e culturale. La stretta collaborazione con il celeberrimo museo newyorkese, la cui collezione annovera capolavori di inestimabile valore storico-artistico, capisaldi dell’arte mondiale del XX e XXI secolo, porterebbe all’apertura verso l’ampio e innovativo panorama artistico contemporaneo.

27 novembre 2009