Istituzione di appartenenza Regione Piemonte
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Rete regionale di allergologia
Sarà basata sulla gestione interaziendale la nuova organizzazione della Rete regionale di Allergologia, alla luce degli ottimi risultati ottenuti con il progetto sperimentale avviato nel 2006 tra le Asl di Biella, Vercelli, Novara, Vco e l’Aso di Novara. Lo ha deciso la Giunta regionale, con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai servizi, garantire uno standard di qualità elevato e omogeneo sul territorio e ridurre le liste di attesa. La Rete opererà in quattro coordinamenti sovrazonali: a quello già attivato in via sperimentale si aggiungeranno quelli di Torino, di Asti e Alessandria, di Cuneo.
Le aziende sanitarie che, insieme, rappresentano un’area sovrazonale, lavoreranno affinché l’erogazione dei servizi ai cittadini possa essere uniforme in ogni punto di accesso della Rete, grazie alla condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti - che oggi sono circa 130 mila, di cui il 15 è composto da anziani sopra i 60 anni e il 7% da migranti - accessibili da tutti gli allergologi che lavorano in una stessa area, all’ampliamento dell’orario di accesso alle prestazioni specialistiche, alla possibilità di assicurare un’assistenza continua anche in caso di assenza di uno degli operatori che compongono il gruppo di lavoro.
Da un punto di vista tecnico, le Direzioni generali interessate avranno il compito di attivare i gruppi di lavoro degli accordi di cooperazione interaziendale relativi alla logistica dell’erogazione delle prestazioni, alle funzioni da garantire, alla verifica delle necessità di risorse umane e strumentali, rilevando quelle disponibili e proponendo modalità organizzative ed economiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi.
Entro il 30 giugno 2009 le aziende sanitarie dovranno individuare un medico di riferimento che sarà responsabile delle attività in rete e definire l’organizzazione interna del servizio; successivamente saranno determinati i livelli di assistenza di base da garantire, compresa l’interazione operativa con i diversi specialisti. Le aziende identificate come erogatori di prestazioni allergologiche di elevata complessità, infine, stipuleranno gli accordi inter-aziendali per garantire la distribuzione omogenea dei servizi sul territorio.
16 febbraio 2009