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Una mappa delle frane in Piemonte

La Regione sta predisponendo una mappa delle frane che le piogge e le nevicate degli ultimi mesi hanno provocato in tutto il Piemonte, causando danni ingentissimi. Al momento se ne contano a decine, soprattutto nelle aree collinari di Langhe e Monferrato, ma con lo scioglimento dell’enorme quantità di neve caduta nell’inverno cominceranno quelle a quota più elevata.

Nella richiesta di proclamazione dello stato di emergenza inviata il 28 aprile al presidente del Consiglio e al capo dipartimento della Protezione civile la presidente della Regione comunicava infatti che, oltre a diffuse esondazioni, erano in corso diversi movimenti franosi.
La presidente ha rimarcato a più riprese l’assoluta necessità di individuare risorse per gli interventi già programmati dall’Aipo ma sospesi perché mancano i fondi, che è necessario individuare una fonte fiscale o parafiscale da attribuire a queste finalità, come avviene per i canoni idrici destinati alle Comunità montane, e che basterebbe estendere ai lavori di messa in sicurezza i proventi dell’addizionale sui conti correnti bancari prevista da una legge del 1994 per la rilocalizzazione delle aziende piemontesi poste in zone alluvionali. E, soprattutto, che queste risorse fossero effettivamente versate dallo Stato alle Regioni.

Inoltre, l’assessore all’Agricoltura ha richiesto al ministero per le Politiche agricole la possibilità di accedere ai contributi compensativi per le colture dei cereali, fortemente danneggiate dalle piogge e dall’andamento climatico dell’intera stagione invernale. In tali condizioni, problemi si pongono anche per le semine della coltura del mais e per le produzioni ortoflorovivaistiche in serra o tunnel, per le quali è impossibile il trapianto delle piantine in pieno campo.

30 aprile 2009