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Un Testo unico per l'artigianato piemontese

Semplificazione burocratica e snellimento normativo le principali novità

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Semplificazione burocratica e snellimento normativo sono le principali novità che caratterizzano il Testo unico sull’artigianato, che permetterà di gestire con efficienza ed efficacia le risorse pubbliche destinate ad un comparto che in Piemonte annovera 135mila imprese e 303mila addetti che contribuiscono per il 12% al prodotto interno lordo.

Frutto di un lavoro lungo ed articolato, concertato in tutte le sue fasi con le associazioni di categoria, il provvedimento è stato approvato il 9 gennaio all’unanimità dal Consiglio regionale in sostituzione della legge n.21/97.

“Con il Testo unico - annuncia il vicepresidente della Giunta e assessore regionale all’Artigianato, Paolo Peveraro - la Regione si pone l’obiettivo di valorizzare il settore portandolo su un piano di parità con l’industria. Attraverso la loro equiparazione, i due comparti hanno ora in comune gli strumenti di sostegno, i traguardi e l’impianto stesso della disciplina, basato su una legge quadro che mette in campo tutti gli strumenti a disposizione e che rimanda a programmi annuali e triennali gli interventi di dettaglio definiti sulla base delle disponibilità finanziarie, delle esigenze del tessuto produttivo e degli obiettivi prioritari. Più agile e flessibile della precedente legge, il Testo unico è un provvedimento normativo al passo con i tempi, in grado di adattarsi ai diversi scenari economici che via via possono configurarsi per dare risposte adeguate alle esigenze delle imprese”.

il vicepresidente della Giunta e assessore regionale all’Artigianato, Paolo Peveraro“In questo momento di crisi per il Piemonte e più in generale per l’economia mondiale - conclude Peveraro - il Testo unico potrà fornire un ulteriore strumento per fronteggiare le difficoltà congiunturali, aggiungendosi alle misure straordinarie messe in campo dalla Regione, tra cui anche lo stanziamento di 70 milioni di euro a favore del sistema dei Confidi con l’obiettivo di facilitare l’accessibilità al credito per le imprese artigiane”.

Tra le novità introdotte per favorire lo snellimento e la semplificazione burocratica, l’elemento più significativo è la comunicazione unica per l’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane. Un altro importante risultato raggiunto che avrà riflessi pratici e positivi sulla vita delle imprese è la realizzazione di sistemi di monitoraggio quantitativo e qualitativo degli interventi attuati dalla Regione con l’obiettivo di verificare l’efficacia delle politiche. Maggiore enfasi è data all’Eccellenza artigiana, ormai indiscussa protagonista: nell’ottica di tutelare e valorizzare sempre di più le imprese eccellenti e i consumatori, viene istituito un sistema di verifica del mantenimento dei requisiti richiesti alle imprese che hanno ottenuto il marchio di “Eccellenza artigiana” o il titolo di “Maestro artigiano”. Previsti anche agevolazioni e servizi che puntano su innovazione, ricerca e qualificazione produttiva e organizzativa, accesso al credito e rafforzamento del sistema di garanzia e controgaranzia, qualità e certificazione di processo e prodotto, sviluppo dell’associazionismo economico e della cooperazione tra imprese, sviluppo delle imprese artigiane a conduzione femminile e giovanile, valorizzazione e tutela dell’artigianato artistico e tipico di qualità, formazione ed aggiornamento tecnico-professionale degli imprenditori e dei lavoratori, consolidamento della presenza dell’artigianato sui mercati nazionali ed esteri (anche attraverso l’organizzazione e la promozione di specifici eventi fieristici), progettazione e realizzazione di marchi di qualità e origine, nascita di nuove imprese, agevolazione del trasferimento d’impresa e del passaggio generazionale.

red, 09/01//2009