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La speranza tema di Torino Spiritualità

Riflessioni sulla dimensione etica e spirituale dell'essere umano

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La nuova edizione di "Torino Spiritualità. Domande a Dio. Domande agli uomini", che si svolgerà dal 24 al 28 settembre, avrà come tema la speranza e, pur rimanendo fedele alla sua impostazione originaria, si arricchirà di ulteriori contenuti e novità che ampliano e approfondiscono il suo nucleo centrale: il dialogo interreligioso e interculturale e la riflessione sulle tematiche attinenti la dimensione etica e spirituale dell'essere umano.

Promossa da Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT con la collaborazione di varie associazioni, Torino Spiritualità sarà ricca di appuntamenti centrati, come sempre, sul dialogo tra le religioni, ma anche su percorsi di formazione e approfondimento personale. Un incontro tra idee, parole, voci e religioni provenienti da ogni parte del mondo, un laboratorio per porre a confronto le varie forme di pensiero che la spiritualità assume nelle diverse culture e orientamenti religiosi, uno spazio per discutere i grandi temi etici che il mutamento del mondo ci pone e per affrontare le complesse problematiche delle società multiculturali, un luogo per riflettere con l'aiuto e l'ispirazione di quei saperi sull'uomo che le religioni rappresentano. Non solo percorsi di confronto e di discussione di carattere culturale, ma anche momenti di crescita individuale e di intensità introspettiva, nella convinzione che esista una spazio per la spiritualità anche in quelli che non credono. Lo spunto ispiratore è il passo conclusivo de "Le città invisibili" di Italo Calvino: "L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'é uno, è quello che è qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo è facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino a non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non é inferno, e farlo durare, e dargli spazio".

Il tema della speranza verrà analizzato e inteso non solo come tensione verso il futuro, come tentativo di fiducia in quello che avverrà, o come memoria ed elaborazione del passato, ma come indagine responsabile del presente, come speranza attiva, immanente, concreta che si applichi e riferisca alla quotidianità, che nel qui e ora ritrovi i nodi cruciali per avviare una riflessione esistenziale profonda. Tre le sezioni tematiche che approfondiranno l'argomento: le speranze dell'Italia, del mondo e dell'individuo. Oltre alla consueta proposta culturale, che prevede lectio magistralis, dialoghi, lezioni partecipate, workshop, spettacoli e concerti, verranno incrementate le letture con commento.

Per approfondire:

www.torinospiritualita.org

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Torino, 19/09/2008