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Documentazione:

A Corfù il monumento alla Divisione Acqui

Inaugurato l’8 settembre nel Giardino del Popolo

L'inaugurazione del monumento

E' stato inaugurato l'8 settembre a Corfù, nel Giardino del Popolo, il monumento in memoria dei caduti e dei reduci della Divisione Acqui e dei corfioti che aiutarono molti militari italiani braccati, dopo la loro resa, dalle truppe tedesche. La realizzazione dell'opera è stata resa possibile dal contributo stanziato della Regione Piemonte nell'ambito delle iniziative per la Valorizzazione della Memoria.
Era da molti anni che i reduci ed i familiari dei caduti della Divisione Acqui desideravano che anche in nell'isola ionica ci fosse un riconoscimento del loro sacrificio. Alla cerimonia erano presenti l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva, la presidente dell'associazione nazionale Divisione Acqui, Graziella Bettini, e dal sindaco di Corfù, Sotiris Mikalef.
Il monumento, intitolato "Dialoghi" (cm 320x170x14), è dello scultore Gianni Villoresi ed è rivolto verso la Fortezza Vecchia, sede nel 1943 del Comando della Divisione Acqui ed in seguito luogo di detenzione e uccisione degli ufficiali che avevano combattuto contro i tedeschi. Le grandi ali di marmo bianco Carrara e grigio bardiglio vogliono essere soprattutto, nelle intenzioni dell'artista e come è scritto nella base, un invito ai giovani ad agire sempre contro le guerre. Il basamento riporta anche una scritta di riconoscenza dell'Associazione Divisione Acqui verso la Regione Piemonte.L'intervento dell'assessore Oliva
"Il sacrificio della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù - ha sostenuto Oliva - è il primo atto della Resistenza italiana e della rinascita democratica del Paese. Sino ad ora quell'episodio del lontano settembre 1943 era ricordato con un monumento nell'isola di Cefalonia, dove era di stanza il contingente più numeroso della Divisione. Con questa iniziativa l'associazione nazionale superstiti reduci e famiglie caduti della Divisione Acqui e la Regione Piemonte intendono proporre quel ricordo di dramma, di sofferenza e insieme di speranza anche a Corfù, dove combatterono circa mille uomini dell'Acqui, e lanciare un messaggio di pace e concordia nel ricordo degli italiani e dei greci deceduti in quei giorni".
"Il nostro intervento - ha osservato da Torino la presidente della Regione, Mercedes Bresso - si inserisce idealmente nel complesso di attività che sono in programma per celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. I presidenti della Repubblica dell'ultimo decennio, da Ciampi a Napolitano, ci hanno infatti insegnato a leggere nella Guerra di Liberazione il proseguimento della lotta che portò all'Unità nazionale. I martiri della Divisione Acqui sono dunque autentici eredi dei giovani che fecero l'Italia nel secolo precedente".

gg

Torino, 08/09/2008