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Documentazione:

Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di te

Campagna per la donazione di sangue e midollo osseo

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Per aumentare le donazioni di sangue e midollo osseo la Regione lancia la campagna regionale "Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di te", che porterà i ragazzi dell'ultimo anno delle scuole superiori ad ascoltare le testimonianze di chi è donatore, di chi ha ricevuto sangue o midollo e di chi, ancora, ha dei dubbi e delle paure legate al prelievo.

Volontari ed operatori, inoltre, consegneranno materiale cartaceo che contiene indirizzi utili e numeri telefonici e moltissime informazioni sulle modalità della donazione.

"La salute non deve essere un aspetto marginale dei programmi scolastici - dichiara l'assessore regionale all'Istruzione, Giovanna Penetenero - e per questa ragione far crescere la cultura della donazione tra i giovani attraverso la scuola rappresenta forse il primo passo per una corretta informazione della società. Porre ai ragazzi il tema della solidarietà vuol dire coinvolgerli e responsabilizzarli su un tema così importante".

"Il ruolo del volontariato - afferma Eleonora Artesio, assessore regionale alla Tutela della salute e Sanità - spesso viene considerato complementare all'organizzazione dei servizi sanitari, dimenticando che, in molti ambiti, esso ha invece un ruolo essenziale. Il contributo delle associazioni in questa campagna e in tutte le attività di promozione della donazione di sangue e midollo è fondamentale e garantisce il corretto funzionamento di tutto l'apparato organizzativo".

I dati regionali evidenziano come, tra tutti i nuovi donatori di sangue del 2007, il numero maggiore si collochi nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 25 anni, per poi calare progressivamente fino ai 65 anni. Nel caso del midollo osseo, invece, l'età media di iscrizione al Registro donatori di cellule staminali emopoietiche è di 32 anni ma, anche in questo caso, è possibile esprimere il proprio consenso a partire dal raggiungimento della maggiore età. La crescita dei consumi di sangue, inoltre, dal 1997 ad oggi, è aumentata di quasi il 27%, rendendo così necessario un continuo incremento del numero di donatori.

"Le emergenze - conclude Artesio - non hanno calendari e non sono prevedibili. Il sangue non è riproducibile in laboratori e per questa ragione è fondamentale la collaborazione di tutti coloro che hanno le condizioni fisiche necessarie alla donazione".

ef

Torino, 06/10/2008