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Documentazione:

Un Patto per lo sviluppo sostenibile del Piemonte

Sottoscritto da Regione e 26 tra sindacati, enti ed associazioni

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Un quadro, chiaro e condiviso, di obiettivi strategici in un programma definito nei tempi e misurabile nei risultati, e un rafforzamento della concertazione e delle relazioni con le parti sociali nell’ambito dei principi di sussidiarietà ed adeguatezza che caratterizzano i più efficaci modelli di governance: è questo, in sintesi, il Patto per lo sviluppo sostenibile 2008-2010, sottoscritto tra la Regione Piemonte e 26 tra sindacati, autonomie locali e funzionali ed associazioni datoriali.
I firmatari del PattoLa presidente della Regione, Mercedes Bresso, sottolinea l’importanza strategica e pratica della firma del documento, avvenuta il 13 ottobre: “Rappresenta la volontà, da parte di tutte le istituzioni, di agire insieme per dare slancio e nuovo stimolo alla nostra economia e, in un momento di difficoltà mondiale, per dare un messaggio di fiducia ai cittadini riguardo al sistema produttivo piemontese”.
Secondo Bresso, “il sistema economico della nostra regione è forte. Anche in un contesto mondiale critico come quello attuale, noi vogliamo ribadire che insieme ce la possiamo fare. Se uniamo le forze nella stessa direzione e lavoriamo con impegno e determinazione potremo mantenere robusta e competitiva la nostra economia. Stiamo mettendo a punto tutti gli strumenti necessari per sostenere i cittadini e le imprese in difficoltà in questo periodo, compreso l’intervento di riduzione Irpef per supportare i piemontesi con i redditi più bassi. Con questo Patto, il Piemonte rilancia la sfida allo sviluppo sostenibile, che significa portare innovazione in tutti i campi, in particolare quello energetico, nel rispetto della tutela dell’ambiente”.
Per rilanciare e sostenere uno sviluppo sostenibile il Patto sostiene che occorre fare leva su un mercato del lavoro integrato con il sistema della formazione, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, su qualità ed efficienza del sistema sanitario e socio-assistenziale, sullo sviluppo dell’innovazione e della ricerca, sulla riqualificazione e salvaguardia del territorio, su infrastrutture e mobilità, sulla valorizzazione delle autonomie locali e sulla piena attuazione del federalismo fiscale.
Le azioni, gli interventi ed i programmi di lavoro previsti nel Patto sono declinati nell’ambito di sei azioni strategiche condivise:
- sostegno alla competitività e alla domanda interna del sistema economico regionale per accrescerne il livello di coesione sociale;
- miglioramento e riqualificazione delle condizioni socio-sanitarie della popolazione, per tutelare il diritto alla salute e per promuovere i diritti di cittadinanza;
- miglioramento della qualità dell’ambiente, dell’utilizzo delle risorse energetiche, dello sviluppo delle fonti energetiche alternative e delle attività ad esse propedeutiche;
- miglioramento della gestione e sviluppo delle reti e delle infrastrutture;
- miglioramento della “governance”, riformando e semplificando la pubblica amministrazione;
- attuazione del federalismo amministrativo e fiscale.

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Torino, 13/10/2008