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Le misure anticrisi per imprese e famiglie

Sostegno al credito, monitoraggio di mutui e consumi

La conferenza stampa della Giunta

Costituzione, nell'ambito del Patto per lo sviluppo sostenibile 2008-2010, di una struttura di indirizzo e di una tecnica per la predisposizione di un pacchetto di azioni per il sostegno al credito e la capitalizzazione delle piccole e medie imprese fino a un massimo di 250 addetti che risultino in situazione di difficoltà di approvvigionamento della liquidità sono i principali provvedimenti anticrisi decisi dalla Giunta regionale nella seduta del 20 ottobre.

Il comitato per la definizione delle linee strategiche e delle priorità di intervento sarà composto da esponenti della Regione, degli imprenditori, dei sindacati e delle Camere di Commercio, quello tecnico con compiti di monitoraggio e osservazione delle situazioni di crisi e di attuazione delle misure di intervento da esponenti della Regione, delle banche, dei consorzi di garanzia fidi e di Finpiemonte.

Cinque, puntualizza l'assessore all'Industria, Andrea Bairati, le linee di azione: "Lavorare con Confidi e banche perché non venga interrotto il flusso di credito alle pmi; utilizzare come garanzia o come prestito le risorse del fondo europeo Jeremie, al momento 50 milioni di euro, per entrare nel capitale delle pmi con una partecipazione temporanea con scadenza 2015; urgente monitoraggio della situazione dei mutui immobiliari e del credito al consumo delle famiglie; attivare misure per rendere più celeri i pagamenti nei confronti dei fornitori".

"Il monitoraggio dei mutui e dei credito al consumo - sottolinea la presidente Mercedes Bresso - ci permetterà di capire la situazione reale delle famiglie piemontesi e valutare se la Regione può intervenire direttamente o chiedere l'aiuto delle fondazioni bancarie e dello Stato. Il rilancio della domanda interna e del sistema economico passa anche dalla velocizzazione delle procedure di autorizzazione delle grandi opere di pubblico interesse, in modo da far partire quelle per cui i progetti sono pronti e poi via via sostituirle con altre. Occorre individuare lo strumento più adatto: per esempio, si può ipotizzare di consentire alla Società di committenza regionale di contrarre mutui".

"In una situazione eccezionale come l'attuale - precisa il vicepresidente Paolo Peveraro - rendere più veloci i pagamenti degli enti locali e delle aziende sanitarie vuol dire intervenire a favore di un sistema che soffre. Immaginiamo di agire sui tassi di interesse. Inoltre, faremo il possibile per sollecitare lo Stato a trasferirci le somme che ancora ci deve, come i 274 milioni dell'addizionale Irpef del 2004".

gg

Torino, 21/10/2008