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Nuove norme per il sistema fieristico

Regoleranno la promozione e lo sviluppo del settore

L'assessore al Commercio, Luigi Sergio Ricca

Eliminazione di tutte le procedure burocratiche, peraltro anacronistiche e ormai superate dalla prassi, e garanzia di parità di condizioni per tutti gli operatori del settore sono i principali contenuti della nuova legge che regolerà la promozione e lo sviluppo del sistema fieristico piemontese.

Come ha dichiarato l'assessore al Commercio, Luigi Sergio Ricca, dopo l'approvazione avvenuta il 18 novembre in Consiglio regionale, "nasce dall'esigenza di adeguare la disciplina al mutato quadro economico e giuridico. In vent'anni, tanti ne sono passati dall'ultima legge regionale in materia, il sistema fieristico nazionale ed internazionale è profondamente cambiato, così come il ruolo delle Regioni".

Pertanto, niente albi restrittivi, né particolari limitazioni per gli organizzatori pubblici o privati; promozione, in conformità ai principi della normativa dell'Unione Europea, della più ampia libertà del settore garantendo a tutti gli operatori la parità di condizioni per l'accesso alle fiere; conferma dei criteri oggettivi per la concessione delle diverse qualifiche (regionale, nazionale, internazionale) che restano importanti per il prestigio di ciascuna manifestazione. Inoltre, viene ribadita l'importanza dell'edizione annuale del calendario fieristico regionale, stampato in 15.000 copie ed oggi presente anche su Internet, si stabiliscono i criteri per l'idoneità dei quartieri fieristici, si contribuisce alla realizzazione delle iniziative, si promuove l'associazionismo tra gli operatori del settore e la loro collaborazione al fine di realizzare sinergie in una logica di "filiera" fieristica.

Folla ad una fiera

"Il Piemonte - osserva Ricca - nell'87 era all'avanguardia, mentre oggi sta vivendo un momento particolare: occorre pertanto incentivare queste manifestazioni, visto che dalle fiere discendono ricadute positive sull'economia. Le 606 fiere locali, 69 regionali, 17 nazionali e 8 internazionali oggi presenti in Piemonte testimoniano una buona capacità del territorio di offrire ai visitatori momenti espositivi di grande interesse: da un lato vi sono le produzioni di eccellenza e le innovazioni tecnologiche, dall'altro le tradizioni centenarie che, opportunamente riscoperte, rappresentano una importante occasione di sviluppo".

"Accanto ad alcune grandi fiere internazionali di grande richiamo - continua Ricca - il Piemonte deve puntare sull'aumento delle manifestazioni con qualifica nazionale o regionale, dedicate soprattutto alla valorizzazione dell'eccellenza. Oggi la Regione non deve limitarsi alla programmazione degli eventi, ma contribuire al loro successo supportando le iniziative più importanti che possono avere significative ricadute economiche sul territorio".

pm

Torino, 19/11/2008