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Italiano, parliamone!

Corsi di lingua italiana per adulti stranieri

Immigrati a scuola

Al via in 75 scuole del Piemonte "Italiano, parliamone!", corsi rivolti a cittadini stranieri adulti comunitari ed extracomunitari regolarmente presenti sul territorio, che hanno lo scopo di favorire la conoscenza della lingua italiana per facilitare il loro inserimento e l'integrazione nella comunità, con un'attenzione particolare rivolta alle donne.

I corsi sono finanziati in base ad un accordo di programma fra Regione e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali e sono realizzati in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale. Il programma prevede l'attivazione di un progetto per l'alfabetizzazione e l'apprendimento della lingua, insieme a nozioni di base di cultura ed educazione civica, con il rilascio di certificazioni finali aventi valore ufficiale di attestazione di conoscenza dell'italiano. Dovranno concludersi entro il 30 giugno 2009 e si terranno presso otto scuole capofila, una per provincia, alle quali si collegheranno in rete altre scuole interessate all'iniziativa. La Regione, sulla base delle linee guida dell'accordo stipulato, ha individuato quali beneficiari in primo luogo i genitori stranieri degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

La cabina di regia del progetto è affidata alla direzione regionale Politiche sociali e per la famiglia ed è costituita da rappresentanti della Direzione scolastica regionale per il Piemonte del Ministero della Pubblica istruzione, da due referenti per ogni scuola capofila e da rappresentanti delle Province.

La realizzazione dei corsi prevede un investimento complessivo di 300.000 euro, di cui 267.000 stanziati dal Ministero del Lavoro e 33.000 dalla Regione.

"Dopo il successo dei corsi di lingua e cultura italiana per ragazze e ragazzi stranieri - ha dichiarato l'assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso, durante il seminario di apertura del progetto, svoltosi il 13 novembre a Torino - ci rivolgiamo ora agli adulti, in particolare alle mamme e ai papà degli allievi che frequentano le scuole piemontesi. I processi di inclusione sociale e di integrazione si realizzano solo attraverso percorsi di pari opportunità. La conoscenza della lingua e della cultura italiana e dell'educazione civica rappresentano un punto centrale per una convivenza costruttiva e non conflittuale".

"Fra tutte le attività possibili per l'accoglienza degli immigrati stranieri - ha affermato l'assessore regionale all'Istruzione, Gianna Pentenero - gioca un ruolo fondamentale l'insegnamento della nostra lingua, poiché facilita e migliora l'inserimento nel lavoro, nella scuola e in generale in tutte le relazioni sociali. Il progetto assume non solo una valenza didattica, ma anche educativa. Talvolta infatti la domanda esplicita di acquisire la lingua italiana nasconde richieste inespresse di promozione personale, realizzazione professionale, riscatto sociale".

Al seminario sono intervenuti anche Alessandro Lombardi, della direzione generale dell'Immigrazione del Ministero del Lavoro, e Francesco de Sanctis, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale.

lp

Torino, 13/11/2008