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Documentazione:

70 milioni per il sistema Confidi

Nuovo intervento della Regione per fronteggiare la crisi finanziaria

da sx Bairati, Bresso e Peveraro

Nuovo intervento della Giunta regionale per fronteggiare gli effetti della crisi finanziaria sull’economia reale. “Per dare maggiore solidità ai Confidi - annuncia la presidente Mercedes Bresso - è stata approvata il 3 novembre una delibera che stanzia 20 milioni di euro di risorse fresche per aumentare fino ad alcune centinaia di milioni la possibilità di accesso al credito delle imprese e destina al rafforzamento del patrimonio dei consorzi di garanzia i 49 milioni già erogati negli anni scorsi come contributi vari e che avrebbero dovuto essere restituiti”.

I Confidi sono consorzi che offrono garanzie alle imprese per favorirne gli investimenti el’accesso al credito.

“L’obiettivo - afferma il vicepresidente Paolo Peveraro - è favorire il rafforzamento el’aggregazione dei Confidi per consolidarne il ruolo a sostegno del credito alle imprese. In particolare, i cinque di dimensione più significativa, ovvero Eurofidi, Unionfidi, Cogart e quelli di Confartigianato e Confersercenti, anche grazie al contributo regionale potranno intraprendere il percorso che li porterà all’iscrizione nell’elenco speciale degli intermediari finanziari previsto dal Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Ogni consorzio di garanzia, comunque, verrà sostenuto proporzionalmente alle proprie dimensioni in modo tale che il sistema complessivo dei Confidi piemontesi possa aumentare la propria capacità di garanzia. Inoltre, la Regione chiederà al sistema bancario di ampliare il più possibile la sua funzione di moltiplicatore delle risorse messe a disposizione, in quanto tutte le parti devono compiere uno sforzo per sostenere l’economia”.

“E’ anche allo studio - aggiunge l’assessore Andrea Bairati - un intervento per la riduzione dei tassi di interesse che le imprese pagano alle banche in modo da fronteggiare la crescita dell’indebitamento”.

“La situazione economica del Piemonte - rileva Bresso - è più difficile di quanto appaia: le aziende oltre i 100.000 euro di fatturato presentano dati piuttosto inquietanti in merito al bilancio, all’indebitamento e alla solidità; il credito al consumo è in crescita, oggi ammonta a otto miliardi su base regionale, ed è un segnale di difficoltà delle famiglie che può profilare una caduta della domanda. Su questo fronte stiamo pensando di coinvolgere le fondazioni bancarie e individuando gli strumenti per aumentare il sostegno al reddito dei cassintegrati”.

gg

Torino, 03/11/2008