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Piccoli Comuni, associarsi è un vantaggio

Si riducono i costi e migliorano i servizi

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In un Piemonte caratterizzato dalla presenza di 628 Comuni, su 1206, con meno di mille abitanti occorre ricercare un modello organizzativo nel quale vengano applicati i principi costituzionali di sussidiarietà, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa attraverso la sinergia tra enti, il perseguimento della riduzione dei costi di gestione anche attraverso l’utilizzo congiunto delle risorse economiche, il potenziamento e miglioramento della qualità dei servizi.
E proprio le esperienze di esercizio associato di funzioni e servizi tra enti locali è stato il tema su cui docenti dell’Università di Torino, del Piemonte orientale e de "La Sorbona" di Parigi e gli assessori regionali agli Enti locali, Decentramento e Federalismo, Sergio Deorsola, e alla Montagna, Bruna Sibille, si sono confrontati insieme alle associazioni degli enti locali durante un convegno svoltosi il 9 maggio.

Dai lavori è emerso che il Codice delle Autonomie locali - che doveva dare attuazione agli articoli 117 e 118 della Costituzione, ma il cui iter è ora interrotto in attesa dell’avvio della nuova legislatura - imponeva forme associate tra enti locali in determinate circostanze. Il dibattito sul tema richiede un’analisi particolare, inquadrandolo in un contesto più ampio, facendo riferimento anche a modelli vigenti presso altri Paesi dell'Unione europea. In Piemonte, è stato ricordato, annovera 48 Comunità montane (che diventeranno 31) e 27 Comunità collinari.

È stato anche ricordato che l’attenzione della Regione alle problematiche delle amministrazioni locali è testimoniata da due leggi: la n. 15/2007 «Misure di sostegno a favore dei piccoli Comuni del Piemonte», con cui si assegnano risorse finanziarie finalizzate a promuovere il loro sviluppo sociale, civile ed economico (6 milioni per il 2008); la n.8/2006 «Disposizioni in materia di collaborazione e supporto all’attività degli enti locali piemontesi», con cui si offre un servizio gratuito di consulenza a favore degli enti locali singoli o associati per risolvere problemi di gestione amministrativa. Inoltre, mediante bandi speciali che utilizzano fondi trasferiti dallo Stato, la Regione eroga risorse per incentivare l’esercizio associato di funzioni e servizi (nel 2007 sono stati erogati 8,6 milioni di euro).

“Per i piccoli Comuni - ha precisato Deorsola - diventa particolarmente vantaggioso, senza perdere assolutamente la propria identità, unire forze e risorse. Una modalità per garantire servizi di qualità a costi ragionevoli”.

aq

Torino, 10/05/2008