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Documentazione:

Bruna Sibille presidente dell'Agenzia per il Po

Manutenzione e programmazione le linee guida del mandato

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Manutenzione continuativa ed efficace della rete idrografica e programmazione e salvaguardia delle risorse naturali sono gli obiettivi che intende raggiungere l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) sotto la presidenza dell’assessore alla Difesa del suolo del Piemonte, Bruna Sibille, in carica per il biennio maggio 2008-maggio 2010.
La nomina è stata decisa in una recente seduta del Comitato di indirizzo, l’organo di direzione politica dell’Agenzia formato dagli assessori competenti in materia di Difesa del suolo delle Regioni che hanno istituito l’Aipo: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto.
Il Comitato Aipo con la presidente BressoIllustrando il 21 maggio le linee guida del nuovo mandato, Sibille ha sostenuto che “l’impegno prioritario è l’attuazione dello Piano stralcio di assetto idrogeologico, secondo modalità di intervento a tutela della sicurezza del territorio che saranno basate sulla programmazione e sulla salvaguardia delle risorse naturali”. In particolare, è necessario risolvere i “nodi idraulici” critici, soprattutto in corrispondenza dei grandi centri abitati (come Ivrea, Casale Monferrato ed Alessandria), adeguare e mettere in sicurezza il sistema arginato del medio e basso Po, raggiungere adeguate condizioni di sicurezza attraverso interventi strutturali e non, mantenere le condizioni evolutive naturali dei corsi d’acqua. In secondo luogo, “è prioritaria - ha continuato l’assessore - la manutenzione continuativa ed efficace del reticolo idrografico, potenziando le strutture e le funzioni di presidio del territorio. La manutenzione in efficienza delle opere idrauliche rappresenta una fondamentale azione di prevenzione, che evita per tempo l’insorgere di criticità, con conseguenti gravi pericoli in caso di piena”.
Per perseguire queste linee di azione saranno decisive due strategie di tipo istituzionale: l’impostazione di un tavolo di confronto con lo Stato, finalizzato a definire un ruolo strategico del governo del Po attraverso una programmazione di risorse finanziarie continuative ed adeguate e a superare definitivamente la logica dell’emergenza; l’attivazione di politiche di raccordo operativo con gli enti e soggetti del territorio, attraverso convenzioni con i Comuni, gli Enti Parco, le associazioni di categoria agricole, per la realizzazione degli interventi di manutenzione e per la gestione delle opere.
Le sfide dell’Aipo sono particolarmente sentite in Piemonte, dove le politiche territoriali considerano le risorse fluviali perno centrale per il raggiungimento di migliori condizioni ambientali. Questa impostazione si è tradotta nel Progetto Territoriale Operativo del Po e nella costituzione del Parco fluviale del Po, il più grande del bacino.
Alla presentazione è intervenuta anche la presidente Mercedes Bresso, che ha rilevato “la tendenza a dimenticare l’importanza della difesa idraulica mano a mano che ci si allontana dall’ultima alluvione. Occorre invece un’azione continua nel tempo con risorse finanziarie ordinarie e una programmazione certa. Il Po rappresenta una questione da porre subito al nuovo Governo, in attesa che con l'attuazione del federalismo fiscale le Regioni possano intervenire autonomamente in questo campo".

st

Torino, 21/05/2008