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Documentazione:

Al via i "buoni vendemmia"

Procedure semplificate per aziende e lavoratori

La presentazione del progetto


L'utilizzo dei "buoni vendemmia" per la retribuzione del lavoro accessorio durante la prossima campagna di raccolta delle uve entra nella fase operativa: studenti e pensionati potranno essere regolarmente retribuiti per lo svolgimento di attività occasionali, attraverso un sistema telematico basato su card elettroniche gestito tramite l'Inps e promosso dalla Regione.
Gli assessori all'Agricoltura, Mino Taricco, e al Welfare, Teresa Angela Migliasso, hanno sottoscritto il 21 luglio a Torino il progetto esecutivo territoriale, che stabilisce le procedure applicative in tutte le province piemontesi e che è stato elaborato e concordato da tutte le parti sociali interessate (Regione, Province, Inps, Inail, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Fedagri-Confcooperative, Legacoop, Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil). In questo modo si potrà garantire l'operatività del sistema in vista dell'imminente vendemmia, benché sia in fase di valutazione la possibilità di estensione ad altri lavori stagionali agricoli, legata alle novità introdotte dal decreto legge 112 del 25 giugno 2008. In relazione a ciò, le organizzazioni sindacali facenti capo a Cgil, Cisl e Uil si sono riservate di firmare l'accordo al termine della discussione parlamentare.
I "buoni" o "voucher" vendemmia sono buoni nominali del valore di 10 euro, di cui 7,50 euro costituiscono la retribuzione netta del lavoratore: non corrispondono ad una paga oraria, ma costituiscono ticket unitari di pagamento, per cui è rimessa ad accordi tra le parti sociali la determinazione della remunerazione. La funzione di concessionario verrà svolta da Inps attraverso una convenzione con Poste Italiane, mentre l'Inail attiverà la copertura assicurativa. Beneficiari sono gli studenti - giovani iscritti a un ciclo di studi in ambito pubblico o convenzionato sino a 25 anni di età o universitari - ed i pensionati. Preliminarmente, sia i lavoratori interessati a svolgere prestazioni occasionali sia i datori di lavoro dovranno registrarsi utilizzando Internet (www.inps.it) o il telefono (contact center 803.164) o recandosi presso una sede Inps o un Centro per l'Impiego. E' possibile avvalersi dell'assistenza delle organizzazioni agricole, dei sindacati e dei patronati. La retribuzione avverrà tramite la Inps Card Vendemmia 2008, una card virtuale analoga ad una di credito ed inviata a domicilio ai lavoratori, sulla quale verrà accreditato il compenso; come sistema di pagamento alternativo, sarà sempre possibile richiedere un normale bonifico domiciliato. Il datore di lavoro acquisterà i voucher di cui ritiene di aver bisogno, comunicherà i nominativi dei lavoratori impiegati e al termine della prestazione consuntiverà l'effettiva durata e retribuzione. Il compenso così percepito non incide sullo stato di disoccupato, inoccupato o pensionato ed è esente da imposte. I massimali di compensi percepibili dal singolo lavoratore sono fissati a 5.000 euro, per il datore di lavoro a 10.000 euro.
"E' la prima volta - ha affermato Taricco - che un sistema del genere viene introdotto in Piemonte e necessariamente ci sono aspetti di sperimentazione che monitoreremo con attenzione, ma sicuramente il primo obiettivo è quello della semplificazione delle procedure. Penso soprattutto alle piccole aziende vitivinicole, che costituiscono il tessuto economico-produttivo di molte zone e che spesso utilizzano lavoratori per pochissime giornate e che potranno lavorare in modo più sereno e con maggiori garanzie per tutti". "Il voucher per la vendemmia - ha sottolineato Migliasso - contribuisce da un lato a far incontrare domanda ed offerta di lavoro e a porre un freno al lavoro nero in questo settore, con tutti i rischi che comporta, dall'altro permette ad anziani e pensionati di integrare il loro reddito e ai giovani fino a 25 anni di fare una costruttiva esperienza di lavoro".

va-lp

Torino, 21/07/2008