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Il Piano triennale per il diritto allo studio

Approvata dalla Giunta la programmazione 2009-2011

studenti a scuola

Assegni di studio, recupero dell'abbandono scolastico, integrazione dei disabili, sostegno degli alunni stranieri, interventi per l'edilizia scolastica e l'eliminazione delle barriere architettoniche sono i capisaldi del Piano triennale 2009-2011 della Regione per il diritto allo studio e la libera scelta educativa. Il documento, previsto dalla l.r. n.28/2007 e frutto di un articolato processo di elaborazione della Giunta e di confronto in sede di Conferenza regionale per il diritto allo studio e la libera scelta educativa, approda ora all'esame del Consiglio regionale. "Oltre a definire le priorità di finanziamento e la programmazione delle attività - sottolinea la presidente Mercedes Bresso - intende garantire certezza di finanziamenti delle azioni programmate, anche in vista dei tagli annunciati dalla Finanziaria 2008". "Il piano - specifica l'assessore all'Istruzione, Giovanna Pentenero - costituisce uno strumento fondamentale per la governance dell'istruzione, del diritto all'apprendimento e alla conoscenza lungo tutto l'arco della vita. Con il coinvolgimento di tutti gli attori preposti al processo formativo (famiglie, scuole, enti locali, associazioni educative e culturali), programma interventi ed assegna contributi per l'espletamento di funzioni ed erogazione di servizi atti a garantire l'assolvimento dell'obbligo scolastico e la piena fruizione del diritto allo studio, l'arricchimento dell'offerta formativa, la lotta all'insuccesso e alla dispersione, l'integrazione degli alunni in situazione di svantaggio o di disagio socio-culturale e la promozione del merito e delle eccellenze".
Il piano triennale definisce infatti tutti quegli interventi volti a garantire il diritto all'istruzione e formazione nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso l'erogazione di specifici assegni di studio per l'iscrizione e la frequenza, interventi per la prevenzione ed il recupero dell'abbandono scolastico, per l'integrazione degli alunni disabili o con esigenze educative speciali, per il sostegno all'accoglienza ed inserimento nella scuola degli alunni di nazionalità straniera, attività di orientamento e interventi di edilizia scolastica volti a sostenere quantitativamente e qualitativamente l'aumento degli iscritti e a superare i problemi collegati all'adeguamento alla normativa vigente in materia di sicurezza, igiene ed eliminazione delle barriere architettoniche. Tutti gli interventi realizzati dovranno contribuire ad assicurare un complessivo adeguato standard qualitativo del servizio. Nella sua elaborazione si sono tenuti in considerazione i compiti del sistema degli enti locali e alle esigenze ed aspettative dei sistemi dell'istruzione e dell'istruzione e formazione professionale piemontese. La legge 28 ha infatti individuato nelle Province gli enti che provvederanno alla predisposizione di piani annuali di intervento, anche mediante accordi con i Comuni singoli o associati e con le istituzioni scolastiche autonome o le agenzie formative accreditate per favorire nel proprio ambito territoriale il coordinamento delle azioni previste.

sdp

Torino, 09/07/2008