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Documentazione:

A Corfù il monumento alla Divisione Acqui

L'inaugurazione l'8 settembre su iniziativa della Regione

Il monumento che sarà posato a Corfù

Sarà inaugurato l’8 settembre a Corfù, nel Giardino del Popolo, il monumento in memoria dei caduti e dei reduci della Divisione Acqui e dei corfioti che aiutarono molti militari italiani braccati, dopo la loro resa, dalle truppe tedesche. La realizzazione dell’opera avviene grazie al contributo stanziato della Regione Piemonte nell’ambito delle iniziative per la Valorizzazione della Memoria.

Era da molti anni che i reduci ed i familiari dei caduti della Divisione Acqui desideravano che anche in nell’isola ionica ci fosse un monumento che ricordasse il loro sacrificio.

Il monumento, intitolato “Dialoghi” (cm 320x170x14) è dello scultore Gianni Villoresi e sarà rivolto verso la Fortezza Vecchia, sede nel 1943 del Comando della Divisione Acqui ed in seguito luogo di detenzione e uccisione degli ufficiali che avevano combattuto contro i tedeschi. Le grandi ali di marmo bianco Carrara e grigio bardiglio vogliono essere soprattutto, nelle intenzioni dell’artista e come è scritto nella base, un invito ai giovani ad agire sempre contro le guerre. Il basamento riporterà anche una scritta di riconoscenza dell’Associazione Divisione Acqui verso la Regione Piemonte.

da sx Villoresi, Oliva e Bettini

L’evento è stato annunciato il 17 luglio nella sede romana della Regione dall’assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva, dalla presidente dell’associazione nazionale Divisione Acqui, Graziella Bettini, e da Gianni Villoresi.

“Il sacrificio della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù - ha sostenuto Oliva - è il primo atto della Resistenza italiana e della rinascita democratica del Paese. Sino ad ora quell’episodio del lontano settembre 1943 era ricordato con un monumento nell’isola di Cefalonia, dove era di stanza il contingente più numeroso della Divisione. Con questa iniziativa l’associazione nazionale superstiti reduci e famiglie caduti della Divisione Acqui e la Regione Piemonte intendono proporre quel ricordo di dramma, di sofferenza e insieme di speranza anche nella vicina isola di Corfù dove combatterono circa mille uomini dell’Acqui”.

“Il nostro intervento - osserva la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso - si inserisce idealmente nel complesso di attività che sono in programma per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I presidenti della Repubblica dell’ultimo decennio, da Ciampi a Napolitano, ci hanno infatti insegnato a leggere nella Guerra di Liberazione il proseguimento della lotta che portò all’Unità nazionale. I martiri della Divisione Acqui sono dunque autentici eredi dei giovani che fecero l’Italia nel secolo precedente”.

gg, 17/07/2008