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Alluvione, incontro con i parlamentari piemontesi

Bresso: "Da tutti registrato l'impegno per individuare gli interventi e reperire le risorse"

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La presidente della Regione, Mercedes Bresso, ha incontrato il 9 giugno, insieme ai presidenti delle Province di Torino e Cuneo, Antonio Saitta e Raffaele Costa, e agli assessori regionali Sibille e Caracciolo, un nutrito gruppo di parlamentari piemontesi per individuare un percorso condiviso degli interventi necessari a seguito dell'alluvione delle scorse settimane. Bresso ha descritto la situazione ed ha consegnato ai parlamentari le relazioni tecniche dell'Arpa e della Protezione Civile e il documento con un primo elenco di stima dei danni, consegnati al governo lo scorso giovedì.

Presenti i parlamentari Allasia, Boccuzzi, Bugnano, Cambursano, Esposito, Fiorio, Fluttero, Ghiglia, Ghigo, Leddi, Lovelli, Lucà, Maccanti, Malan, Marcenaro, Marino, Negri, Merlo, Portas, Rossomando, Scarabosio e Togni, oltre al Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Mino Giachino. "Incontro positivo - ha commentato la presidente Bresso - che ha registrato l'impegno corale per trovare subito le risorse necessarie a coprire gli interventi di assoluta urgenza (circa 100 milioni, ndr) e programmare nel Dpef per quest'anno e i prossimi 2-3 lo stanziamento delle altre risorse che saranno necessarie per completare il ripristino (circa 6-700 milioni, ndr)".

"Ho ribadito l'importanza - ha spiegato Bresso - di far partire con la massima urgenza una serie di interventi che, anche in considerazione della stagione, sono essenziali per garantire la sopravvivenza di molti territori. In particolare in montagna ed alta montagna, dove, se non si interviene con rapidità, si rischia il blocco delle attività agro-silvo-pastorali e di quelle legate all'artigianato e al turismo, con implicazioni economiche e sociali disastrose per tutti, a partire da chi in quelle zone vive e lavora. Per le opere di immediata esecuzione e già in corso servono circa 100 milioni dei 700 complessivi finora stimati".

Bresso ha quindi ricordato che "i parlamentari piemontesi possono avere un ruolo determinante affinché il governo accolga le nostre richieste, in particolare per quanto riguarda l'opportunità di tenere queste spese fuori dal patto di stabilità e la deroga al blocco delle assunzioni della pubblica amministrazione per avere nuovo personale a cui poter fare ricorso per la ricostruzione. Al governo chiediamo inoltre l'erogazione di quanto ci spetta sulla base della legge 35 del '95, che prevedeva ci fosse destinata una percentuale cospicua del bollo bancario al fine di rilocalizzare le aziende colpite dalle alluvioni o insediate in zone altamente pericolose (fascia A del Pai, Piano di assetto idrogeologico, ndr). Se non l'attribuzione di quanto ci doveva essere dato in passato - e che lo Stato si è trattenuto per oltre un decennio -, almeno da oggi in poi sarebbe importante ricevere le cifre che ci competono".

Ai parlamentari la presidente ha confermato che in Piemonte, e in particolare nelle zone colpite dall'alluvione "non sono stati effettuati disboscamenti selvaggi né vi è stata alcuna cementificazione dopo l'adozione del Pai, quindi le regole sono state rispettate. Ciò non toglie che le alluvioni producono danni, anche non prevedibili, per cui il vostro apporto è fondamentale sia per reperire i fondi per la massima urgenza sia per programmare il complesso degli interventi".

lm

Torino, 09/06/2008