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Arriva la smart card per gli universitari

In distribuzione alle matricole dal 21 gennaio

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Inizia lunedì 21 gennaio la distribuzione a tutti i 30.000 studenti iscritti al primo anno delle università piemontesi della smart card unica da utilizzare per l'identità elettronica all'interno degli atenei, l'accesso ai servizi e il pagamento dei pasti, oltre che come identificazione presso biblioteche e musei e per l'utilizzo dei mezzi di trasporto Gtt.
Le card, strettamente personali, sostituiscono le tessere magnetiche universitarie e quelle dell'Edisu e contengono - grazie ad un microprocessore innovativo - in modo protetto i dati personali e quelli relativi all'iscrizione universitaria. Potranno essere usate anche per l'accesso e il pagamento dei pasti in tutti i ristoranti universitari dell'Edisu (a questo scopo sarà necessario provvedere alla ricarica del borsellino elettronico in uno dei 30 punti di ricarica presenti in tutto il Piemonte). Ai destinatari verranno forniti i codici pin e puk per il certificato digitale di autenticazione, che ne faranno quindi un vero e proprio documento di identità digitale, utile anche all'accesso per i servizi web della Pubblica amministrazione.
"Questo progetto - commenta la presidente dell'Edisu, Mariagrazia Pellerino - nasce dal comitato regionale di coordinamento tra gli atenei e la Regione Piemonte. È significativo di come laddove tutti i soggetti che operano in un determinato ambito, come quello universitario, fanno sistema, si creano ricadute virtuose sul territorio". "E' l'ulteriore dimostrazione - puntualizza l'assessore regionale all'Università e alla Ricerca, Andrea Bairati - dell'azione coordinata del sistema universitario piemontese, che opera per lo sviluppo di tutto il Piemonte. Nasce con questa iniziativa una vera e propria comunità studentesca e la smart card può essere a tutti gli effetti considerata la sua carta d'identità".
Il programma, che si concluderà nel 2010, ha un costo complessivo di un milione e 700mila euro, 900mila stanziati dalla Regione e 800mila dalle istituzioni universitarie. Si tratta del primo esperimento in Italia con questa dimensione territoriale.

sb, 18/01/2008