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Nuove politiche regionali per il lavoro

Attenzione alla tutela, sicurezza e dignitą di ogni tipo di occupazione

Un momento della presentazione del ddl

Sarà sottoposto nelle prossime settimane all'esame dell'apposita Commissione ed in seguito del Consiglio regionale, il nuovo disegno di legge della Giunta "Norme in materia di promozione dell'occupazione, di qualità, sicurezza e regolarità del lavoro", che stabilisce gli obiettivi e gli strumenti di politica del lavoro alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione, che ha ridisegnato la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni.

Illustrandolo ai giornalisti il 19 ottobre, l'assessore regionale al Lavoro e Welfare, Teresa Angela Migliasso, ha sottolineato che il provvedimento "punta a conciliare la promozione dell'occupazione, la qualità e produttività del lavoro, la coesione sociale e territoriale attraverso la rimozione di ogni ostacolo alla parità di accesso, alla permanenza ed al trattamento delle persone nel mercato del lavoro, indipendentemente dal genere, dall'orientamento sessuale, dall'origine etnica, dalla lingua, dalla religione, dall'età e da ogni altra condizione personale e sociale, nel concreto rispetto dei principi costituzionali e comunitari troppo spesso disattesi".

Avendo come concetti ispiratori la sussidiarietà, la concertazione, la partecipazione e della centralità della persona, il disegno di legge intende raggiungere diversi obiettivi: consentire l'accesso al mercato del lavoro in condizioni di regolarità rispetto a quanto stabilito dalla legge e dai contratti collettivi; promuovere l'adattabilità, l'occupabilità, l'imprenditorialità e le pari opportunità delle persone, nonché l'inserimento ed il reinserimento nel mercato del lavoro di soggetti inoccupati, disoccupati o a rischio di in occupazione; favorire condizioni lavorative continuative e stabili contrastando le forme di precarizzazione del lavoro e rafforzando la coesione sociale; incrementare l'occupazione attraverso misure di sostegno ai datori di lavoro privati che creano lavoro stabile; ridurre le disuguaglianze con l'inserimento e la permanenza nel lavoro dei soggetti svantaggiati. Inoltre, intende ottenere una migliore conciliazione della vita professionale e familiare con strutture di custodia delle persone a carico, permettere l'invecchiamento attivo delle persone, sviluppare e potenziare i servizi per l'impiego, sostenere lo sviluppo dell'imprenditorialità e la valorizzazione della professionalità delle persone, ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

L'assessore alla Formazione professionale, Giovanna Pentenero, ha parlato dell'importanza "di creare una stretta sinergia fra le politiche del lavoro e quelle dell'istruzione e della formazione professionale. Un'ampia sezione della legge non a caso è dedicata ai tirocini. L'idea e che si possa ottenere una produzione di qualità soprattutto investendo sulla qualità delle persone e che le politiche dell'istruzione siano strumenti fondamentali per rendere le persone sempre più capaci di rispondere alle sfide del mondo globale".

Migliasso ha poi presentato l'andamento del mercato del lavoro nel primo semestre del 2007, che evidenzia una situazione congiunturale in via di progressivo miglioramento, ma ancora attraversata da aspetti problematici.

lp

19/10/2007