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I vini piemontesi sempre più certificati

Al via il piano dei controlli per doc e docg

La firma dell'intesa

Il Piemonte è la prima Regione italiana che applicherà il piano dei controlli sui vini previsto dal ministero per le Politiche agricole: pertanto, n ella prossima primavera sulla tavola dei consumatori arriveranno bottiglie doc garantite da una fascetta in filigrana emessa dal Poligrafico dello Stato con un numero progressivo che dimostrerà in maniera assolutamente certa la qualità e la provenienza del vino, così come già avviene per le docg.
Le regole per l'attuazione del piano sono contenute in un protocollo d'intesa sottoscritto il 14 novembre ad Alba, durante "Anteprima Vendemmia", da Regione Piemonte, Federazione dei consorzi di tutela dei vini del Piemonte, Unioncamere Piemonte, Consorzi Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero, Vini d'Asti e Monferrato, dell'Asti, Vini d'Acqui e del Gavi, Camere di Commercio di Cuneo, Asti ed Alessandria.
L'accordo prevede che i consorzi, che hanno la titolarità del controllo e ne sono responsabili nei confronti del ministero, collaborino con le Camere di Commercio per svolgere gli adempimenti previsti e che queste ultime gestiscano l'Albo vigneti, effettuino i prelievi dei campioni e provvedano alle analisi fisico-chimiche per l'attestazione di idoneità. I consorzi vigileranno sull'intero iter, rilasciando pareri di conformità ed effettueranno controlli incrociati sui vini destinati al mercato. Per quanto possibile, operazioni e comunicazioni verranno ottimizzate mediante mezzi informatici. L'esito finale sarà il rilascio delle fascette regionali, dalle quali sarà possibile risalire al vigneto di origine.
"I nostri vini di qualità - sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - avranno così un vero e proprio sistema di certificazione di processo e di prodotto, che parte dai vigneti, dai prelievi di campioni di vino e, attraverso un iter rigoroso e uniforme, arriva fino all'etichetta e dunque al consumatore finale. Grazie alle procedure informatiche sarà possibile risalire a ritroso, dalla singola bottiglia all'appezzamento di terreno che ne è all'origine. Una svolta importante, molto attesa dalla filiera vitivinicola e fortemente sostenuta a livello nazionale dal Piemonte nel suo ruolo di coordinamento delle Regioni italiane per il comparto vitivinicolo".
"L'elemento nuovo - aggiunge Taricco - è la promozione di sinergie territoriali tra gli enti coinvolti, che permettono di semplificare gli adempimenti e di ridurre i costi, un aspetto che può contribuire ad un miglior governo del territorio. Con questo obiettivo svolgeremo il ruolo di supervisione e di vigilanza che alla Regione è assegnato, a garanzia della qualità per tutta la filiera e di trasparenza verso il consumatore finale".

va, 14/11/2007