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Nuovi posti letto per anziani non autosufficienti

1290 in più con i 20 milioni stanziati dalla Regione

Anziani alla panchina

Aumenteranno in Piemonte i posti letto da convenzionare con il sistema pubblico regionale per l'assistenza residenziale a favore degli anziani non autosufficienti. La Giunta regionale ha deliberato a questo proposito uno stanziamento di 20 milioni di euro proposto degli assessori alla Sanità, Eleonora Artesio, e al Welfare, Teresa Angela Migliasso.

Si stima che le risorse erogate (metà di fondi sanitari e metà di fondi delle politiche sociali) potranno consentire la creazione di 1290 nuovi posti letto su tutto il territorio regionale.

Lo stanziamento, riservato esclusivamente a favore degli anziani non autosufficienti per i quali l'Unità di valutazione geriatrica territorialmente competente ha già previsto un progetto socio-sanitario in struttura residenziale, andrà a coprire gli oneri derivanti sia dalla retta sanitaria, a carico dell'Asl, sia, laddove previsto dalla normativa vigente, l'integrazione da parte del soggetto gestore delle funzioni socio-assistenziali della retta a carico del cittadino.

Si riserva una priorità di inserimento, per una percentuale di almeno il 25%, per gli anziani non autosufficienti già valutati dalla competente commissione Uvg e già inseriti da almeno un anno in struttura residenziale con onere tariffario a totale carico loro.

Il riparto delle risorse sarà effettuato tenendo conto sia della popolazione anziana, con particolare attenzione a quella ultrasettantacinquenne, residente nell'ambito di ciascuna azienda sanitaria locale, sia dell'indice dei posti letto per anziani non autosufficienti attivati in ogni Asl e del numero complessivo delle persone in lista d'attesa.

"Il Piemonte - rilevano Artesio e Migliasso - è una delle aree più interessate dal fenomeno dell'invecchiamento della popolazione. A fronte di un elemento così rilevante, la programmazione regionale deve porre particolare attenzione alle politiche a favore di questa fascia di cittadini, soprattutto di quelli non autosufficienti. A costoro occorre dare risposte all'altezza delle necessità, sia potenziando, come si sta facendo, l'assistenza domiciliare, sia dando risposte anche al bisogno di residenzialità in strutture assistenziali flessibili e sanitarie assistenziali".

lp, 22/11/2007