Contenuto principale

archivio scenari

Documentazione:

Bullismo? No, grazie.

Intesa tra Regione, Usr, Questura e Carabinieri di Torino

La firma del protocollo

Collaborare in sinergia per diffondere e far crescere la cultura di rispetto e non violenza tra le giovani generazioni, creando un continuum educativo tra i diversi ambiti, è l'obiettivo del protocollo d'intesa che Regione Piemonte, Ufficio scolastico regionale, Questura di Torino e Comando provinciale dei Carabinieri hanno firmato il 20 novembre per promuovere iniziative sulla prevenzione e contrasto al bullismo, alla criminalità e devianza giovanile.

I diversi soggetti si impegnano a collaborare nelle attività volte alla sensibilizzazione, all'educazione e alla promozione nei giovani e nei nuclei familiari di una cultura della legalità e dello sviluppo di nuovi stili di vita positivi. Il protocollo impegna inoltre ad offrire al personale della scuola un supporto tecnico-scientifico per attuare forme di prevenzione dei comportamenti a rischio e dei fenomeni di bullismo, a favorire la collaborazione interistituzionale e la partecipazione di ulteriori soggetti (enti locali, società civile), a veicolare le esperienze migliori in modo da accrescere la cultura del dialogo tra scuole e tra queste e le istituzioni.

Nelle scuole primarie e secondarie di Torino e provincia che ne faranno richiesta attraverso la Questura di Torino e il Comando provinciale dei Carabinieri verrà distribuita la nuova edizione di "Bulli e Bulle? No grazie", pubblicazione dedicata agli studenti e gli insegnanti che ha riscosso notevole successo negli scorsi anni, in quanto efficace strumento per discutere, parlare e condividere in classe opinioni, esperienze e modalità di comportamento quando si vivono o si assiste a situazioni di bullismo, tanto a scuola quanto in famiglia, superando l'abitudine al silenzio o alla vergogna. Un'azione sperimentale che si pensa di poter estendere, già nei prossimi mesi, al resto del Piemonte.

Alla campagna di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole prenderanno parte anche polizia e carabinieri, che tenteranno di far acquisire ai ragazzi il significato e il rispetto del diritto alla privacy propria e altrui e dei diritti e doveri che ne conseguono anche in sede di responsabilità civile e penale. Parallelamente procederà il lavoro svolto fino ad oggi dall'Osservatorio regionale sul bullismo, che deve garantire una rilevazione e un monitoraggio costante del fenomeno sia il supporto alle attività promosse dalle istituzioni scolastiche singolarmente o in collaborazione con altre strutture operanti nel territorio.

"Appare evidente - sottolinea l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale, Giovanna Pentenero - che alle azioni che abbiamo previsto va aggiunto il sostegno e la valorizzare del ruolo degli insegnanti, dei dirigenti scolastici e di tutto il personale tecnico ed ausiliario che, ogni giorno, svolgono un'azione impegnativa e delicata per la realizzazione della funzione educativa. Le iniziative che abbiamo previsto rappresentano pertanto un'opportunità, una risorsa ulteriore e di supporto per lo svolgimento del loro compito".

sdp, 20/11/2007