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Nuove iniziative per i lavoratori "anziani"

Le strategie per favorire l'invecchiamento attivo dei piemontesi

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La Regione si sta attivando perché entro il 2010 la metà dei piemontesi tra i 55 ed i 64 anni siano occupati, mentre il valore attuale è al di sotto del 30%. A sostegno di questo obiettivo ha strutturato le proprie strategie intorno all'ampio ventaglio di interventi sull'invecchiamento attivo previsti nel programma operativo del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, costruito in raccordo con istituzioni e parti sociali, già approvato dalla Commissione Europea ed ora in via di adozione formale da parte degli organi comunitari.
Lo scenario è stato prospettato il 6 novembre dagli assessori regionali al Welfare e alla Formazione professionale, Teresa Angela Migliasso e Giovanna Pentenero, durante la presentazione dei risultati di "Ricomincio da 45-Pro 45" , progetto sperimentale avviato due anni fa nell'ambito dell'iniziativa comunitaria Equal II per valorizzare l'esperienza dei lavoratori over 45 piemontesi, in modo da renderla per le imprese una risorsa e non un peso anche di fronte all'incalzare dell'innovazione tecnologica.
"E' una sfida complessa e difficile, cui non possiamo sottrarci né noi come istituzioni né il sistema delle imprese - ha detto Migliasso - E' necessario proseguire sulla strada intrapresa con azioni adeguate a garantire al sistema produttivo un mercato del lavoro in cui tutti possano trovare una giusta collocazione". "Non solo le imprese ma anche i lavoratori - ha osservato Pentenero - devono percepire la formazione e l'aggiornamento come passaggio obbligato per garantire lo sviluppo e assicurarsi migliori condizioni di lavoro e di vita".
Dalla ricerca è emerso che in questa fascia di età due lavoratori su tre sono ancora occupati, considerano il lavoro una necessità ma spesso anche una fonte di soddisfazione, tanto che il 41% non vorrebbe andare in pensione neanche dopo avere maturato i requisiti. Sono in gran parte persone ancora al centro sia delle relazioni di lavoro sia di quelle familiari e personali. Circa il 50% vuole continuare a lavorare per migliorare il reddito o perché il lavoro piace o, in particolare tra i 55-sessantenni, per mantenersi attivo. Uno su tre si dichiara soddisfatto del lavoro attuale, quasi il doppio di chi lo è poco o per nulla.
Il progetto ha come capofila Enzima P, consorzio promosso dalla Finpiemonte e formato dai Parchi tecnologici regionali, da Confindustria Piemonte e dai tre atenei.

gg, 05/11/2007