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Finpiemonte, avviata la riorganizzazione dell'Istituto

Nasce uno soggetto pių snello per supportare in modo efficace il sistema Piemonte

Vicepresidente Paolo Peveraro

Prosegue il percorso di modernizzazione e razionalizzazione della macchina regionale per stare al fianco delle imprese e del territorio: lo traduce in realtà avviando la riorganizzazione del suo Istituto Finanziario, la Finpiemonte che viene scissa in due società per azioni: Finpiemonte e Finpiemonte Partecipazioni, una a totale partecipazione pubblica, l'altra a capitale misto.
A Finpiemonte Partecipazioni sarà affidata la gestione delle partecipazioni destinate a sostenere e rafforzare la competitività del sistema industriale regionale. La nuova società avrà da un lato il compito di valorizzare e razionalizzare le partecipazioni della Regione, dall'altro quello di promuovere nuove integrazioni fra soggetti pubblici e privati per attrarre ulteriori investimenti sul territorio piemontese.
Oltre alla Regione, nel capitale di Finpiemonte Partecipazioni potranno entrare enti territoriali e locali, enti economici e finanziari, imprese e fondazioni bancarie, compagnie di assicurazione, fondi previdenziali, consorzi artigiani e di piccole e medie imprese, associazioni di categoria, società pubbliche e private.
Finpiemonte, società interamente pubblica a prevalente partecipazione regionale, continuerà a svolgere la precedente funzione di braccio finanziario della Regione, gestendo servizi strumentali all'attività della Regione e degli altri enti presenti nel suo capitale. Si occuperà, quindi, di gestire gli strumenti a sostegno delle imprese e dei confidi, di supportare la ricerca e l'innovazione, di definire gli interventi di trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello produttivo.
"Con questo provvedimento - dichiara il Vicepresidente Paolo Peveraro, presentatore del disegno di legge di riorganizzazione - la Regione si dota di un nuovo strumento volto a rendere il nostro territorio sempre più competitivo, sia in ambito nazionale che internazionale. I criteri che sono stati adottati rispondono all’esigenza di disporre di uno soggetto più snello, in grado di dare tempestivamente risposte efficaci al sistema Piemonte".

r.m.

Torino, 1/03/2007