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Documentazione:

Al via Italia 150

Un Comitato per celebrare l'anniversario dell'unità nazionale

Italia 150

Realizzare un grande evento internazionale - come già avvenuto per il Cinquantenario
del 1911 e il Centenario del 1961 - che consenta ai visitatori di vivere un'esperienza del passato, del presente e del futuro dell'Italia. In un'epoca in cui la società massificata e globalizzata tende a privare i singoli della possibilità di fare esperienze dirette, restituire alle persone l'occasione di sperimentare può contribuire alla costituzione di una nuova identità italiana, attraverso un percorso che è anch'esso sperimentale e soprattutto pubblico.

In estrema sintesi, è lo scopo che si propone il "Comitato Italia 150" - sorto allo scopo di ideare e organizzare a Torino e in Piemonte le celebrazioni del Centocinquantenario dell'Unità d'Italia che ricorrerà nel 2011 - che intende perciò proporsi come capofila di un processo di indagine, riflessione e discussione sull'Italia e sugli italiani, che coinvolga l'intero Paese ma anche le comunità internazionali che sono legate all'Italia per provenienza e interessi economici, politici e culturali. Costruirà pertanto il programma degli eventi in base agli esiti di questa attività di partecipazione pubblica, per offrire una "esperienza di Italia" profondamente condivisa dalla comunità nazionale e fonte di orgoglio per tutti gli italiani.

L'atto costitutivo di Italia 150 è stato firmato il 7 maggio a Palazzo Reale dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, dal sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, dal presidente della Provincia, Antonio Saitta, e dai rappresentanti degli enti e fondazioni che fanno parte del nuovo organismo (Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Politecnico e Università di Torino, Università del Piemonte orientale, Università di Scienze gastronomiche).
Il contributo chiesto allo Stato per promuovere tutte le iniziative legate alle celebrazioni ammonta a 620 milioni, in grado di generare secondo gli esperti un giro d'affari da due miliardi di euro.

Firma del documento d'intesaNell'invitare il Governo ad "approvare la proposta di legge che ci ha assicurato" per i finanziamenti, la presidente Bresso ha sostenuto che "nel 2011 come nel 1861 la sfida è la stessa: la modernizzazione del Piemonte e del Paese. Dobbiamo partire dall'evento storico e tradurlo nella contemporaneità. Il 1861 è il momento in cui Torino e il Piemonte si sono europeizzati. Nel 2011 proporremo ciò che il nostro territorio è diventato in questi 150 anni, illustrandoli attraverso le eccellenze di oggi. E questo è il senso della legge regionale del 26 marzo scorso, che promuove le celebrazioni partecipando alla costituzione di un apposito Comitato, di una vera e propria squadra organizzativa. E poi ancora il superamento del ruolo eccentrico del Piemonte rispetto al resto della nazione, i nuovi canali internazionali di relazioni durature, il completamento a livello regionale di una trasformazione partita 15 anni fa dal capoluogo torinese, il passaggio di Torino da città del sapere a città dell'esperienza".

Bresso sarà presidente del Comitato fino al dicembre 2007, poi la carica passerà a turno a Chiamparino e Saitta.

Per approfondire : www.italia150.it/

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Torino, 07/05/2007