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Il nuovo programma di edilizia sanitaria

Previsti 3,7 miliardi tra nuove costruzioni e adeguamenti

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Migliorare la qualità e l'efficienza del sistema di assistenza e di cure e, contemporaneamente, il benessere del cittadino/paziente: sono questi i due principi ispiratori alla base del programma di investimenti in edilizia e attrezzature sanitarie che la Giunta regionale ha approvato il 21 maggio e che punta, in una prospettiva decennale, al completo rinnovamento strutturale e tecnologico dei servizi sanitari piemontesi.

Il documento, che dovrà ora passare al vaglio del Consiglio regionale, si articola in sei filoni di intervento, a partire da quello relativo alla realizzazione delle nuove strutture sanitarie e ospedaliere indicate dal piano socio-sanitario, per un investimento complessivo di circa un miliardo e 800 milioni di euro: Città della salute e della scienza di Torino (600 milioni) e di Novara (350 milioni), Maria Vittoria (120), Venaria Reale (15,7), Moncalieri (120), Canavese (120), Vercelli (120), Valle Belbo (50), Alessandria (320).

Il programma assegna ingenti risorse anche all'adeguamento e all'umanizzazione di quelli esistenti, per i quali uno studio dell'Aress ha evidenziato l'esigenza di interventi per circa 1.400 milioni di euro.

Saranno invece 58 i milioni occorrenti per il completamento dei tre nuovi ospedali in corso di realizzazione (52 per Biella, 4 per Mondovì e 2 per Borgosesia), mentre ulteriori 97 milioni verranno destinati all'ampliamento del Martini (12 milioni), dell'Amedeo di Savoia (53,5) e del San Giovanni Bosco a Torino (18) e del San Biagio a Domodossola (13,2).

Ed ancora, per consolidare i percorsi di cura afferenti all'area delle funzioni socio-sanitarie e garantire la continuità assistenziale, la Giunta ha incluso anche la realizzazione di una rete di Case della salute diffusa su tutto il territorio, nonché il potenziamento e la ristrutturazione dei poliambulatori esistenti, per un impegno di spesa calcolato, rispettivamente, intorno ai 122 e ai 216 milioni di euro.

"Gli interventi di ristrutturazione delle strutture esistenti e le nuove realizzazioni - osserva la presidente Mercedes Bresso - dovranno inoltre essere coerenti con i criteri di contenimento e razionalizzazione dei consumi energetici e prevedere l'utilizzo di principi progettuali e realizzativi e l'adozione di tecnologie energetiche orientate alla sostenibilità e al risparmio. Queste azioni saranno sostenute da risorse specifiche delle politiche energetiche, nonché da altri fondi in corso di definizione in collaborazione con le fondazioni bancarie".

ma

Torino, 21/05/2007