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Documentazione:

Una grande scuola per i piccoli Comuni

Sindaci e docenti a confronto su esigenze, opportunità e difficoltà

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Rischio d'emarginazione e avanguardia didattica. Sono le due facce della scuola nei piccoli Comuni piemontesi, dove a situazioni critiche si alternano esempi eccellenti di sperimentazione con i quali si cerca di porre rimedio alle difficoltà di questi territori.
Di questi argomenti si è parlato il 10 maggio in un incontro rivolto a sindaci e insegnanti dei piccoli Comuni, promosso da Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, ANCI-Consulta dei piccoli Comuni, Ufficio scolastico regionale, Regione e Uncem per discutere i principali problemi legati alla difficoltà di erogazione dei servizi scolastici e individuare misure concrete di sostegno al difficile compito educativo.
Giovanna Pentenero, assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale, ha sostenuto che "per garantire lo sviluppo sostenibile e un equilibrato governo del territorio è necessario assicurare, nei piccoli Comuni, l'efficienza e la qualità dei servizi essenziali, tra cui l'istruzione. Promuovere e sostenere l'attività scolastica vuol dire tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, rurale, storico e culturale, favorendo inoltre l'adozione di nuove tecnologie e di misure in favore dei cittadini residenti".
"Per scongiurare la permanenza delle comunità e lo sviluppo dei territori montani, la Regione Piemonte - ha aggiunto l'assessore alla Montagna, Bruna Sibille - ha istituito un osservatorio sulla condizione delle scuole di montagna, in collaborazione con le Comunità montane e gli istituti scolastici interessati.. L'assessorato all'Istruzione ha infatti integrato le somme messe a disposizione da quello alla Montagna, passando da interventi per 200.000 euro nell'anno scolastico 1999/2000 a 895.000 euro nell'anno scolastico 2006/2007".
"E' importante affrontare il tema della scuola - ha sostenuto l'assessore al Decentramento ed al rapporto con gli enti locali, Sergio Deorsola - Nei piccoli Comuni, di cui il Piemonte è certamente più ricco delle altre regioni italiane, una scuola efficiente e vicina al cittadino è un elemento necessario per evitare lo spopolamento o addirittura innescare un percorso virtuoso di ripopolamento delle piccole realtà".
Francesco de Sanctis direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, ha rilevato che "la presenza del servizio scolastico rappresenta veramente la possibilità di continuare ad esistere, perché la scuola costituisce una ricchezza da custodire e coltivare", mentre Celeste Martina, della Consulta piccoli Comuni del Piemonte ha affermato che "si è ritenuta fondamentale la partecipazione e la condivisione di questo percorso da parte degli enti Locali, anche per apportare integrazioni al Manifesto delle Scuole dei piccoli Comuni tracciato nell'incontro nazionale del 20 gennaio scorso con il ministro Fioroni". Infine, Vanda Bonardo, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, ha puntualizzato che "il patrimonio culturale, sociale, artistico e paesaggistico dei piccoli Comuni rappresenta un valore culturale, economico e antropologico di grande rilievo per il futuro del nostro Paese ed ha un suo irrinunciabile caposaldo nella qualità delle istituzioni scolastiche".

sdp

Torino, 10/05/2007