Contenuto principale

archivio scenari

Documentazione:

Invito a corte alla Reggia di Venaria

L'apertura il 12 ottobre con la mostra sui Savoia

Reggia di Venaria vista dal Giardino delle Pergole

Venerdì 12 ottobre sarà una data fondamentale per il Piemonte: verrà inaugurata la Reggia di Venaria Reale, uno dei più significativi esempi della magnificenza e dell'architettura barocca internazionale del XVII e XVIII secolo. Dopo due secoli di abbandono e grazie ad una monumentale opera di restauro durata otto anni, il giorno successivo la grande corte regale del Piemonte aprirà al pubblico le sue porte con una mostra dedicata ai Savoia tra Cinque e Settecento.
L'inaugurazione della Reggia rappresenta la tappa essenziale del progetto di recupero architettonico e paesaggistico, iniziato nel giugno con l'apertura di una parte dei giardini storici recuperati, dell'intero patrimonio della Venaria Reale, la grande corte realizzata fra il XVII e il XVIII secolo dai più grandi architetti dell'epoca - Amedeo di Castellamonte, Michelangelo Garove, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri - per essere luogo di caccia e di piacere dei sovrani. Un palcoscenico di storia, natura e cultura, in cui la straordinaria architettura barocca, i Giardini, il Parco della Mandria e il suggestivo borgo cittadino si integrano in una cornice di spazi di quasi un milione di metri quadrati, di cui la Reggia è il cuore.

Un momento della presentazione Eccezionale per complessità e dimensioni, il progetto " La Venaria Reale " dal 1997 rappresenta uno tra i più rilevanti programmi di conservazione e valorizzazione di un bene culturale in Europa, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Regione Piemonte, con il sostegno dell'Unione Europea, in collaborazione con la Provincia di Torino, i Comuni di Torino, Venaria Reale e Druento. Il progetto ha richiesto un investimento finanziario di 200 milioni di euro.
La conclusione dei lavori di recupero e la mostra inaugurale " La Reggia di Venaria e i Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea", sono stati presentati il 19 luglio a Roma dal ministro per i Beni culturali, Francesco Rutelli, dall'assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva, dal sindaco di Venaria, Nicola Pollari, e dal presidente del Museo castello di Rivoli, Cesare Annibaldi.
Dal 13 ottobre 2007 al 30 marzo 2008, la mostra farà luce sulla storia di una dinastia protagonista delle vicende politiche e militari europee dell'epoca, presentandone le realizzazioni architettoniche, le committenze artistiche e la vita di corte, attraverso installazioni permanenti e un'ampia selezione di opere d'arte provenienti dai più prestigiosi musei nazionali e internazionali, oltre che dalle raccolte pubbliche del Piemonte. Un ruolo centrale del percorso è affidato al cinema d'autore: il regista inglese Peter Greenaway, chiamato a realizzare un progetto ad hoc, si avvale di tecniche d'avanguardia per ripopolare la Reggia , restituendo voci e volti alla dimensione quotidiana della storia, facendo rivivere la corte in un dialogo continuo di arte barocca e contemporanea.

Reggia di Venaria, il Palazzo di Diana

I commenti
Per il ministro Rutelli, la riapertura "é un appuntamento storico meraviglioso. Ne abbiamo fatto una reggia che non ha nulla da invidiare a Versailles come era nella storia. Un polmone di cultura e di turismo che lo Stato e gli enti locali insieme faranno diventare, come già inizia ad essere, uno dei luoghi più affascinanti d'Italia. Un gigantesco investimento della Repubblica e delle sue istituzioni territoriali, non più un progetto ma una realtà oggetto della mia prima visita da ministro dei Beni culturali. La Reggia , i suoi giardini visitati già da oltre 50.000 visitatori e le 17 residenza sabaude saranno al centro dei festeggiamenti del 2011 per i 150 dell'Unità d'Italia insieme con il Polo reale di Torino. Oggi c'è un problema: mancano le risorse. Quando verranno stanziate, il 30% di esse andranno a Torino ed al Piemonte".
"Certo il lavoro è stato duro - ha sottolineato Oliva - Nata come reggia di grande sfarzo, la Venaria Reale ha conosciuto una lunga devastante decadenza. E' stata trasformata in caserma, poi in deposito, poi in magazzino, negli anni Cinquanta del XX secolo si pensò di ristrutturarla per accogliere i senza tetto, alla fine degli anni Ottanta era nel più completo degrado, tanto che qualche amministratore legale pensò anche all'ipotesi dell'abbattimento. Fu Piero Fassino negli anni Novanta, eletto deputato nel collegio di Venaria Reale, a sollecitare l'allora ministro dei Beni culturali Veltroni ad un progetto di rilancio della Reggia. Si individuarono i finanziamenti e il progetto, nel 1997, partì. Lavori complessi e lunghi, che si concluderanno ufficialmente il 25 luglio con la riconsegna del cantiere".
La presidente della Regione, Mercedes Bresso, ritiene che "la rinascita de La Venaria Reale dopo circa 300 anni di progressivo, inesorabile abbandono segna una tappa importante nel processo di valorizzazione del Piemonte. Di ciò andiamo profondamente fieri, come del fatto che la più grande fabbrica di restauro europeo conclude i lavori rispettando tempi, qualità e budget, come da tradizione (nobile) piemontese. Poi, la fierezza si fa anche gioia perché nelle impareggiabili scenografie della Reggia e dei suoi Giardini - a cui si affianca, senza soluzione di continuità, l'immenso Parco della Mandria - c'è un mondo magico che parla il linguaggio dello spettacolo, della musica e di ogni forma d'arte, fruibile in spazi di squisita bellezza naturale ed architettonica. In questi spazi il Piemonte si specchia e proietta il suo futuro di tradizione e di innovazione, la sua forza locale e la sua vocazione globale. La Venaria Reale è dunque un grande sogno che si è fatto realtà".

Per info
www.lavenariareale.it

gg, 19/07/2007