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Oltre 400 assegni di ricerca universitaria

Contrastare la fuga degli italiani, attirare gli stranieri

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Potenziare il sistema della ricerca e dell'alta formazione aumentando il numero di giovani ricercatori e degli assegni ad essi erogati è il contenuto di un accordo che, ad un anno esatto dalla nascita del Sistema universitario piemontese, è stato firmato il 27 luglio dalla Regione, dal Politecnico di Torino e dalle Università di Torino, del Piemonte orientale e di Scienze gastronomiche. Un obiettivo che la Regione , mediante gli strumenti della legge n.4 del 2006, si è prefissata da tempo per il sostegno allo sviluppo del capitale umano delle realtà che si occupano di ricerca.
L'accordo intende agire lungo quattro linee d'azione:
- contenere il cosiddetto brain drain (fuga di cervelli) per contrastare il fenomeno dei giovani ricercatori che si trasferiscono all'estero;
- favorire il rientro dall'estero dei ricercatori italiani che lavorano presso atenei e centri di ricerca europei o extraeuropei;
- attrarre ricercatori stranieri interessati a esercitare presso i laboratori degli atenei piemontesi;
- attirare visiting professor italiani o stranieri che lavorino stabilmente presso un ateneo o un centro di ricerca straniero e svolgano attività coerenti con quelle dell'ateneo piemontese ospitante.
"Si tratta - ha osservato l'assessore regionale all'Università, Andrea Bairati - di quella che ritengo sia la prima misura che visibilmente aumenterà il numero di ricercatori in campo in questo sistema. Saranno infatti oltre 400 gli assegni e i contratti che gli atenei saranno in grado di offrire ai migliori giovani ricercatori e a quanti crederanno nel nostro territorio come frontiera di innovazione".

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Così, la Regione mette a disposizione per il contenimento del brain drain il 50% del costo annuale di un numero di assegni concordato con gli atenei, ciascuno dei quali avrà un importo massimo di 22.000 euro. Una specifica quota di finanziamento andrà ai settori umanistici e sociali, considerate le maggiori difficoltà che questi incontrano nel reperire risorse adeguate a finanziare la loro parte. Il rientro dall'estero dei ricercatori italiani prevede un cofinanziamento della Regione per una serie di assegni biennali da 30.000 euro ( 8.000 in più rispetto ai precedenti, a carico della Regione, per le spese di trasferimento e rientro dall'estero e di sistemazione in Piemonte), mentre gli stranieri che intendono lavorare in Piemonte riceveranno 35.000 euro all'anno ( 13.000 in più a carico della Regione per una parziale copertura delle spese di trasferimento e sistemazione). Infine, l'attrazione di visiting professor comprende un cofinanziamento regionale per attivare contratti di durata semestrale.

sb, 27/07/2007