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Torino 2008 World Design Capital, un invito a migliorare la vita

Un intero anno di eventi, convegni, workshop, mostre

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L'assegnazione delle XX Olimpiadi Invernali poteva essere considerata il punto d'arrivo di molte politiche della città di Torino degli ultimi anni. Invece ha innescato un processo di profonda trasformazione dell'identità cittadina dando vita a un percorso di internazionalizzazione che conduce verso le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia e si è aggiudicata l'organizzazione di Torino 2008 World Design Capital, una sorprendente occasione di visibilità per il design italiano ed una concreta possibilità di sviluppare relazioni nazionali e internazionali.

Un intero anno di eventi, convegni, workshop, mostre intorno al design faranno di Torino una meta irrinunciabile internazionale del 2008 per tutti i professionisti e gli appassionati di design, grafica, architettura.

La macchina organizzativa si è messa in moto e l'appuntamento rappresenta un'occasione per sperimentare un modello virtuoso di cooperazione tra pubblico e privato, ma anche per offrire al mondo un progetto di qualità urbana.

Gli eventi sono ancora da definire, ma l'obiettivo è quello di coinvolgere anche la gente comune e soprattutto i turisti aprendo le manifestazioni durante le festività natalizie. Il progetto sarà messo a punto dal Comitato Scientifico di Torino 2008 World Design Capital, tra i cui componenti figurano Gillo Dorfles, pittore e fondatore del Movimento Arte Concreta, Guta Moura Guedes, fondatrice di Experimenta, l'associazione che organizza la Biennale di Lisbona, Enrico Morteo, architetto e storico e Michael Thomson, fondatore della società londinese Design Connect.

''L'esperienza torinese - ha sottolineato Peter Zec, presidente dell'Icds, International Council of Societes of Industrial Design, al quale si deve la scelta di Torino - sarà il modello di riferimento, servirà a tracciare le linee guida per le città candidate alla prossima competizione del 2010''.

Fa da sfondo all'evento, che al momento ha un budget intorno ai 9 milioni di euro, 'una forte identità culturale e storica del Piemonte' nel design, come ha spiegato l'assessore regionale Andrea Bairati: più di 500 aziende che, a diverso titolo, lavorano in questo campo, con oltre 25.000 dipendenti, molti dei quali giovanissimi.

Lo stesso Bairati ha ricordato che, entro la fine del 2008, sarà pronto il primo lotto del Centro Design a Mirafiori, operazione che rientra nell'ambito degli investimenti degli enti locali per le aree dismesse dello stabilimento Fiat. E', invece, in via di definizione il bando di concorso a favore della creatività giovanile, rivolto a designer tra i 18 e i 35 anni di tutto il mondo.

"Valore aggiunto al prodotto ed elemento strategico in tutti i settori industriali del territorio piemontese, il design è uno dei principali strumenti di innovazione. "Design is direction" in questo senso è un'ottima indicazione - ha sottolineato il Vice Presidente del Comitato Organizzatore, Andrea Bairati - il nostro obiettivo sarà valorizzare e incoraggiare il nostro design, a livello nazionale e internazionale, anche attraverso l'alta formazione e l'attrazione di giovani talenti creativi."

''Torino ha tutti i diritti - ha sottolineato Dorfles - per essere capitale mondiale del design. Milano ha perso qualche rotella per strada, mentre Torino ha saputo sfruttare al meglio design, industria e arte. Ora deve diversificare ancora di più, applicando il design anche ad altri settori''. ''L'incontro del 31 gennaio tra gli organizzatori ed il comitato scientifico rafforza l'idea che bisogna avere fiducia in noi stessi e non avere paura delle aperture. Questo evento è la metafora delle sfide perchè ha in sè tre elementi: radici, apertura e innovazione'', ha sottolineato il sindaco di Torino Chiamparino, Presidente del Comitato Organizzatore Torino 2008.

Torino, 31/01/2007