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Le urgenze dell'immigrazione

Tappa piemontese del viaggio del ministro Ferrero

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"Entro febbraio contiamo di poter presentare il disegno di legge per modificare la Bossi-Fini, che ha dimostrato nei fatti la sua inadeguatezza. L'immigrazione è ormai un fatto strutturale con cui dobbiamo convivere: anche per effetto del calo demografico in Italia c'è sempre più bisogno di manodopera straniera e di lavoratori disposti a svolgere mestieri che gli italiani non fanno più. Nel gestire questo fenomeno bisogna quindi passare dall'emergenza alla normalità. Fra le priorità da affrontare ci sono il problema della casa, dell'asilo e dei servizi a domanda individuale, ma anche quello della mediazione culturale e dell'apprendimento della lingua". La puntualizzazione è del ministro per la solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che con la sottosegretaria Cristina De Luca ha effettuato l'8 gennaio la tappa piemontese del "Viaggio nell'Italia dell'immigrazione", organizzato per ricevere dai rappresentanti degli enti locali e della società civile stimoli e proposte utili per elaborare una nuova legislazione sul tema.

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Presso il Centro Incontri della Regione Ferrero ha incontrato prima la Giunta regionale, che gli ha consegnato alcune memorie tematiche sui progetti e le problematiche evidenziate nei diversi settori di competenza, e in seguito i rappresentanti delle istituzioni e le associazioni di rappresentanza sociale e del volontariato. Durante i due incontri pubblici con gli enti locali e con le associazioni, presieduti dall'Assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, sono state affrontate le più importanti questioni aperte sull'immigrazione. "Come Regione - ha sintetizzato Migliasso - abbiamo segnalato con chiarezza gli argomenti che riteniamo prioritari: riformare il sistema dei permessi di soggiorno per evitare che stranieri regolarmente sul nostro territorio ricadano nella clandestinità allo scadere di un contratto di lavoro, rafforzare le competenze degli enti locali, aprire una riflessione seria sui centri di accoglienza temporanea con l'obiettivo di accrescerne la trasparenza e garantire il rispetto dei diritti, snellire le procedure di acquisizione della cittadinanza italiana, pervenire con urgenza ad una disciplina organica del diritto di asilo, una maggiore attenzione al fenomeno dei minori stranieri non accompagnati".

In Piemonte il fenomeno dell'immigrazione è in continua crescita. Secondo i dati del dossier statistico della Caritas, i permessi di soggiorno rilasciati sono ormai oltre 200.000: 126.720 nella provincia di Torino, 32.288 a Cuneo, 20.951 ad Alessandria, 20.332 a Novara, 14.127 ad Asti, 9.027 a Biella, 8.904 a Vercelli, 5.812 nel VCO.

08/01/2007