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Rapporto sullo stato dell'ambiente

Presentato dall’ARPA nella nuova sede regionale

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I problemi ambientali sono sempre più pressanti. Preoccupano i comportamenti delle società cosiddette avanzate, la spinta alla crescita economica e allo sviluppo in contrasto con le vocazioni del territorio, la produzione di inquinanti non degradabili, l'accentuarsi dei rischi naturali, le emissioni in atmosfera che accrescono l'effetto serra, mettendo a repentaglio la salute del nostro pianeta.
Il rapporto sullo stato dell'ambiente in Piemonte del 2007, prediposto dall'Arpa regionale, giunto alla sua ottava edizione,  "fotografa" lo stato di salute del territorio. La presentazione si è svolta mercoledì 19 dicembre, alla presenza della Presidente Bresso, dell'Assessore all'Ambiente, De Ruggiero, del direttore dell'Arpa, Coccolo, nella nuova sede regionale dell'Arpa, in via Pio VII, a Torino.
Gli indirizzi operativi di Arpa, sul tema della questione ambientale, si basano sul presupposto che la tutela e la salvaguardia dell'ambiente sono connesse alle attività di monitoraggio, al mantenimento delle procedure di controllo permanente e alla costante valutazione dell'efficacia dei piani di azione.

L'aspetto più preoccupante per il Piemonte è quello relativo ai cambiamenti climatici. L'inverno 2006/2007 è stato il più caldo degli ultimi 15 anni. Le temperature medie sono state quasi sempre superiori al periodo di riferimento, le precipitazioni in media inferiori del 15% rispetto al periodo di riferimento, con punte del 50% nel sud del cuneese.

Il 50% dei ghiacciai monitorati hanno evidenziato un ritiro medio.Tutto ciò procura impatti sugli ecosistemi (anticipi nella formazione dl polline, sviluppo anomalo di alghe tossiche, infestazioni da cavallette) ma anche sulla salute umana (si ricordano le numerose morti per il caldo eccessivo del 2003). 

Per quanto riguarda la qualità dell'aria, negli ultimi anni si è riscontrata una sostanziale costanza nei valori di concentrazione del PM10, generalmente superiori al valore limite di 40 µg/m³ sia nelle zone suburbane, sia in quelle urbane. Si rileva tuttavia un leggero miglioramento nei dati di PM10 e Biossido di Azoto nei primi mesi del 2007 rispetto agli anni precedenti.
Il rapporto evidenzia una sostanziale costanza nei valori di concentrazione, anche di ozono, nel periodo estivo salvo situazioni meteoclimatiche particolari come nel caso dell'estate 2003, eccezionalmente calda.

Torino detiene la maggiore presenza di polveri sottili di tutta Italia. L'inquinamento è diffuso su tutta la pianura padana per la conformazione orografica e per le caratteristiche meteorologiche che non permettono la dispersione degli inquinanti. Altre situazioni come il monossido di carbonio, benzene, biossido di zolfo, piombo, presentano una tendenza in diminuzione.

La qualità dei corsi d'acqua è in miglioramento. Rimane significativa la presenza di prodotti fitosanitari, sia per il numero dei punti interessati dal fenomeno, sia per il numero di sostanze attive riscontrate.

pcm

Per informazioni:

http://www.arpa.piemonte.it/

Torino, 19/12/2007