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Varianti strutturali ai piani regolatori

Incontro in Regione per Province e Comuni

l'assessore regionale all'Urbanistica Sergio Conti e gli amministratori e tecnici delle Province e di un primo gruppo di Comuni piemontesi

Conoscere in modo più approfondito le procedure previste dalla legge regionale 1/2007 per la formazione e l'approvazione delle varianti strutturali ai piani regolatori. Questo l'obiettivo dell'incontro, svoltosi il 5 aprile presso il Centro Congressi della Regione a Torino, con la partecipazione dell'assessore regionale all'Urbanistica Sergio Conti e di amministratori e tecnici delle Province e di un primo gruppo di Comuni piemontesi.
"Questo incontro - ha spiegato Conti - è l'inizio di un percorso che dovrà consentire di ottimizzare i rapporti e rendere più fluide le nuove procedure. La Regione Piemonte è stata la prima in Italia a varare un provvedimento di questo tipo che intende abbreviare l'iter per le varianti strutturali ai piani regolatori".
Al seminario sono intervenuti il direttore della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica della Regione con alcuni funzionari ed esperti del settore. Numerosa la partecipazione di amministratori e tecnici degli enti locali, interessati all'approfondimento della materia.
L'elemento di maggiore novità della legge è la conferenza di pianificazione che viene convocata dal sindaco: la conferenza di pianificazione è composta dal Comune, dalla Provincia competente per territorio e dalla Regione, che si esprimono, con diritto di voto, per le proprie competenze. Il parere espresso dalla conferenza di pianificazione è positivo se condiviso dalla maggioranza dei partecipanti aventi diritto di voto. Sono vincolanti, ancorché minoritari all'interno della conferenza di pianificazione, i pareri espressi dalla Regione, con deliberazione della Giunta regionale e riferiti ad atti formalizzati, a tutela di rilevanti interessi pubblici in materia di paesaggio, ambiente, beni culturali, pericolosità e rischio geologico, aree di elevata fertilità, infrastrutture o, comunque, per assicurare il coordinamento di politiche territoriali o garantire la fattibilità di politiche comunitarie, nazionali e regionali. Il funzionamento della conferenza di pianificazione è disciplinato da apposito regolamento approvato dalla Giunta regionale sentita la competente Commissione consiliare.

p.m.

Torino, 05/04/2007