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Disegno di indagine sui fabbisogni professionali delle imprese

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Individuare le figure più richieste dal mondo dell'impresa per favorire l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro. E' l'obiettivo del nuovo disegno di indagine sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese, elaborato dalla Regione Piemonte in collaborazione con tutte le Province piemontesi e presentato mercoledì 18 aprile, presso il Centro Congressi Torino Incontra, dagli assessori regionali alla Formazione professionale, Giovanna Pentenero, e al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso.

L'analisi dei fabbisogni professionali delle imprese si è affacciata in Piemonte verso la seconda metà degli anni novanta. Da quel momento è diventata un importante punto di riferimento per l'orientamento scolastico e professionale, ampiamente utilizzato per offrire indicazioni preziose al sistema della formazione professionale e dell'istruzione e formazione tecnica superiore.

Regione e Province hanno deciso pertanto di rilanciare nel 2007 questa attività di ricerca, al fine di individuare, per i settori più significativi delle diverse aree della regione, le figure professionali sulle quali le imprese intendono fare leva nei prossimi tre o quattro anni.

Allo scopo è stato sottoscritto un Protocollo d'intesa, con un impegno economico di circa 1 milione di euro, per creare una rete di collegamento stabile nel tempo, che faciliti l'aggiornamento delle rilevazioni e che renda più coesa la partecipazione dei vari attori pubblici e privati che garantiscono la raccolta e l'attendibilità delle informazioni.

Le indagini riguarderanno 18 settori, suddivisi in 8 bacini territoriali: uno per l'intero territorio regionale e gli altri corrispondenti alle 7 province (ad esclusione di Alessandria, che verrà integrata successivamente ), per un totale di 52 aggregati produttivi. Una prima stima valuta che l'universo di riferimento includerà oltre 100.000 unità produttive locali e circa mezzo milione di addetti. Queste le aree di competenza:

  • Asti: produzione vini, alberghiero, ristorazione, servizi socio-assistenziali
  • Biella: tessile/confezione
  • Cuneo: produzione lattiero/casearia, gestione rifiuti
  • Novara: farmaceutica, biotecnologie
  • Torino: edilizia, materie plastiche, meccanica, aerospaziale, logistica e autotrasporti
  • Verbania: estrazione, lavorazione lapidei
  • Vercelli: produzione risicola, editoria, grafica, stampa
  • Piemonte: ict, commercio alimentare, gestione impianti sport invernali
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"Con l'avvio dell'indagine - ha affermato l'assessore Pentenero - abbiamo raggiunto due importanti traguardi: da una parte la realizzazione di un'azione unitaria e fortemente voluta tra Regione e Province su una delle tematiche cruciali per la formazione, l'orientamento e l'occupabilità delle persone; dall'altra la realizzazione dei presupposti per la costruzione di una Rete stabile nel tempo finalizzata all'analisi dei fabbisogni, che è nostra intenzione portare a sistema e far diventare a sua volta punto di riferimento essenziale per i sistemi del lavoro, della formazione e dell'istruzione".

"Attualmente il quadro economico in Piemonte pare risollevarsi dopo un lungo periodo di crisi industriale - ha aggiunto l'assessore Migliasso - anche se permangono un ricorso elevato agli ammortizzatori sociali e situazioni di difficoltà per molte imprese medio-grandi. In questo scenario ancora incerto le analisi dei fabbisogni formativi svolgono quindi un ruolo centrale per consentire la messa a fuoco delle esigenze della domanda e finalizzare all'occupazione gli interventi sull'offerta di lavoro".

lp

Torino, 18/04/2007