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La Regione per le minoranze linguistiche

L'assessore Oliva incontra occitani e walser

case Walser

L'assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva, ha deciso di avviare una serie di incontri con le minoranze linguistiche presenti in Piemonte: "Sono iniziative - commenta - che hanno come obiettivo primario l'individuazione degli strumenti migliori per salvaguardare un patrimonio di tradizioni, ricco di fascino storico, linguistico ed antropologico".

La prima tappa è in calendario mercoledì 6 settembre nel Cuneese: a Dronero, in Val Maira, alle ore 10,30 nella sede dell'Espaci Occitan, Oliva incontrerà i rappresentanti istituzionali dei Comuni e delle Comunità montane del territorio occitano e le associazioni che lavorano per tramandare il patrimonio culturale locale. In 14 vallate suddivise tra le province di Torino e Cuneo, per una superficie totale di 4300 kmq, la comunità di lingua occitana forma un gruppo di circa 180.000 persone. Dagli anni Settanta è stata teatro di un notevole fermento culturale: produzione letteraria e poetica, periodici in lingua d'Oc, attività politica, un crescente interesse verso quelle che sono considerate le più spontanee e connotative forme di espressione di un popolo: la musica, il canto e la danza.

Venerdì 8 settembre sarà la volta dei Walser: ad Alagna Valsesia, alle ore 10,30 nella sede dell'Unione Alagnese, l'assessore si vedrà con le istituzioni locali e le associazioni che promuovono la cultura spirituale e materiale walser, mantenendone vivi i linguaggi ed i saperi (nella foto, case tipiche della zona).
Ad Alagna tutto parla dell'influenza della cultura dei Walser: artigianato, cucina tipica, architettura e il dialetto ne sono una testimonianza. Vi ha inoltre sede il più importante museo dedicato a questa civiltà: situato nella frazione di Pedemonte e riconosciuto a livello internazionale come uno dei più interessanti esempi di questa tipologia di musei, si tratta di un'antica casa fedelmente ristrutturata che ospita antichi attrezzi agricoli ed utensili domestici, che testimoniano visivamente gli aspetti fondamentali della grande civiltà alpigiana.

La Regione si impegna annualmente in diverse attività finalizzate alla tutela, valorizzazione e promozione delle lingue piemontese, occitana, franco-provenzale e walser. Oltre a stanziare contributi ad enti e associazioni, viene assicurata continuità alla ricerca scientifica, grazie ad una pluriennale collaborazione con l'Università, alla realizzazione di corsi che insegnano queste lingue ed al sostegno all'editoria specifica.

Torino, 05/09/02006