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L'editoria locale tra carta e web

Sinergie per un prodotto di qualità

foto di giornali locali

Il futuro dell'editoria locale piemontese non può prescindere dall'offerta di un prodotto di qualità, dall'investimento nelle nuove tecnologie e dalla sinergia con Internet, in grado di consentire l'acquisizione di nuovi lettori soprattutto tra i giovani: è lo scenario emerso dal convegno "L'inchiostro virtuale di domani: il futuro dell'editoria locale", svoltosi il 29 settembre a Vercelli su iniziativa dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte.

Sulla funzione del giornale locale - nel nostro territorio ne sono editi una cinquantina, vi lavorano 200 professionisti e mille pubblicisti, vendono oltre 600.000 copie a settimana lette da tre milioni e mezzo di persone - si è soffermato Giacomo Ferrari, preside della facoltà di Lettere dell'Università Avogadro: "Svolgono un ruolo estremamente delicato, perché in un mondo globalizzato documentano cosa accade localmente. Grande importanza assume anche l'attività di formazione degli aspiranti giornalisti, che devono essere indirizzati nel cercare la veridicità delle notizie senza cedere all'emotività".

Ma per continuare a svolgere questo ruolo gli editori hanno bisogno di certezze ed avanzano alcune richieste. Come ha osservato Pietro Policante, presidente della Fipe (Federazione italiana dei piccoli editori), "Vogliamo continuare a garantire quella pluralità informativa indispensabile alla crescita della società. Abbiamo però bisogno della pari dignità con i quotidiani, che vuol dire condizioni di spedizione postale più vantaggiose e pubblicità istituzionale- Per mantenere affezionati i lettori e conquistarne di nuovi si deve invece compiere un salto culturale basato sulle differenti peculiarità delle singole zone".

Quanto al ruolo delle istituzioni, Policante ha sostenuto che "la Regione riconosce la forza e l'autorevolezza dei nostri giornali, mentre a livello nazionale le difficoltà sono ancora enormi". Tema sul quale Roberto Moisio, capo di gabinetto e direttore della Comunicazione della Regione, dopo aver ricordato "la particolare attenzione della presidente Bresso verso le espressioni delle comunità locali", ha annunciato che "il professor Marletti è stato incaricato di redigere entro fine ottobre le linee guida della riforma delle legge n.52/90 sull'informazione locale, in modo da sottoporla alla valutazione degli editori della carta stampata e del web".

Di sinergia con i nuovi media ha parlato Enrico Anghilante, editore di quotidiani on line: "Occorre cambiare il modo di fornire le notizie, far interagire il lettore, che ha sempre più voglia di dire la sua e di trasformarsi in fornitore di notizie".
"Web e carta - ha aggiunto Paolo Caramassi, dell'Unione nazionale delle imprese di comunicazione - possono convivere perché soddisfano bisogni differenti".

Le conclusioni di Mario Berardi, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte, hanno posto l'accento su un futuro dove "si deve far crescere la comunicazione in una democrazia partecipata, contesto nel quale l'informazione è essenziale per la comunità locale".

Torino, 07/06/2006