Contenuto principale

archivio scenari

Salone e Terra Madre, arrivederci fra due anni

Bresso: "Soddisfatti per il successo di pubblico"

Salone del Gusto e Terra Marre verso la conclusione

"Siamo molto soddisfatti per il successo di pubblico che hanno riscontrato Salone del Gusto e Terra madre. Le due manifestazioni spingono alla riflessione, alla conoscenza di luoghi e culture diverse": queste le considerazioni rilasciate domenica pomeriggio dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, durante la conferenza stampa conclusiva sul Salone del Gusto 2006.
Bresso ha poi precisato che "non si tratta solo di un evento mangereccio, e neanche del mercato della convenienza, ma di una rassegna per trovare prodotti rari e di qualità difficilmente reperibili altrove. Quindi, se alcuni sono più cari di quanto ci si aspetta, bisogna considerare che si non si tratta di un prezzo di mercato ma di un prezzo equo, dietro al quale ci sono tutti gli sforzi economici che i piccoli produttori, che vengono da Paesi poveri del mondo, devono affrontare per potere presenziare al Salone". Per abbassarli auspica l'intervento degli enti pubblici, italiani e stranieri: "E' necessario il loro sostegno economico ai produttori, altrimenti è normale che il prezzo alla vendita aumenti, trattandosi di piccole aziende che, per la maggior parte, vengono da molto lontano, portando ridotte quantità di cibi".
Novità in vista per il 2008. "Nelle prossimi edizioni - ha annunciato Bresso - allargheremo gli spazi, vista la densità di visitatori di quest'anno, allestiremo un padiglione in più che collegherà Lingotto e Oval, intensificheremo i rapporti fra istituzioni e produttori, per facilitarli sempre più la partecipazione. Si potrebbe anche pensare, per il futuro, a una suddivisione dei prodotti effettuata seguendo il criterio della georeferenziazione, piuttosto che quello della suddivisione merceologica".
Carlo Petrini, presidente di Slow Food internazionale, ha dal canto suo evidenziato che "tra Salone e Terra Madre c'è stata una bella sintonia. Non si è creata quella dualità che era possibile tra un'operazione etica, come è la rete mondiale dei produttori di tutto il mondo, e l'altra di interesse gastronomico. Ci sono stati anche punti di contatto, per esempio un convegno con 600 spettatori sull'agricoltura sostenibile e la dignità umana".
Si lavora, infine, per mitigare l'impatto ambientale dei tanti rifiuti lasciati in eredità del Salone. "Il Politecnico di Torino - hanno annunciato Bresso e Petrini - sta mettendo a punto un progetto che sarà sperimentato nel 2007 a Slow Fish e Cheese per arrivare ad ottenere la certificazione ambientale per il Salone del Gusto 2008".

30/10/2006