Contenuto principale

archivio scenari

Il Corridoio 5, modalità di riequilibrio strategico

Bresso: "Superare le tensioni con il dialogo"

Foto notizia

"Il Corridoio 5 è, prima di tutto, una modalità di riequilibro strategico a favore dell'Europa del sud ed un'opera fondamentale perché consente di collegare il bacino produttivo italiano, ovvero la pianura padana, con il resto del continente. Ci deve però essere un progetto di sviluppo di quest'area che valorizzi al meglio e faccia vivere il Corridoio. Le tensioni che esistono sul territorio possono essere superate solo attraverso il dialogo, chiarendo che si tratta di un'infrastruttura indispensabile per il rilancio dell'Europa ed evitando l'errore, già fatto in passato, di presentare un progetto a scatola chiusa".
E' il commento rilasciato dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, dopo aver partecipato ad Udine, con l'assessore ai Trasporti, Daniele Borioli, ad un incontro internazionale sul Corridoio 5 organizzato dal Comitato delle Regioni al quale hanno partecipato i ministri dei Paesi attraversati, il commissario europeo ai Trasporti, Jacques Barrot, ed alcuni presidenti di Regione.
"Il Corridoio 5 - ha aggiunto Borioli - pone anche il tema della logistica, in quanto mette infatti in relazione strade, ferrovie e collegamenti con i porti liguri, di cui il Piemonte è il naturale retro-porto. Per questo diventa fondamentale garantire una progettazione attenta di intermodalità e infrastrutture logistiche".
Il ministro Antonio Di Pietro ha dal canto suo ribadito che "il Governo italiano una decisione l'ha presa e non la cambia, facendo però attenzione a non creare tensioni e danni inutili all'ambiente ed agli abitanti. Ci siamo fatto carico della responsabilità di convincere le popolazioni della bontà del progetto, e abbiamo ripreso con realismo e concretezza il lavoro da dove il precedente Governo lo aveva lasciato". Riferendosi poi alla Val di Susa, ha affermato che "si sta inserendo una rivalutazione concreta di quel che sta accadendo, una sorta di ripensamento operoso. La conferenza dei servizi del 12 ottobre ha stabilito che non ci sarà alcuno stallo, e il Governo è determinato a realizzare la tratta migliore che verrà individuata con l'accordo delle popolazioni e delle amministrazioni locali".
Sul finanziamento del Corridoio 5 è intervenuto il vicepresidente e commissario europeo ai Trasporti, Jacques Barrot: "E' tutto subordinato all'adozione del nuovo regolamento, che i ministri europei effettueranno entro la fine dell'anno nel prossimo Ecofin. La scelta è quella di dare importanza ai tratti più significativi, cioè quelli trasfrontalieri, ed ai punti di interconnessione della linea. Gli Stati si devono impegnare per concludere la progettazione e la realizzazione del Corridoio entro i tempi stabiliti".
I ministri di Francia, Italia, Slovenia, Ungheria e Ucraina hanno poi firmato una dichiarazione d'intenti con la quale chiedono l'accesso alle forme di co-finanziamento previste dall'UE, esprimono apprezzamento per l'azione di impulso promossa dal coordinatore europeo del progetto, concordano sulla necessità di continuare a impegnarsi in forma coordinata per raggiungere l'obiettivo di realizzare tutte le sezioni dell'asse ferroviario da Lione al confine dell'Ucraina nel più breve tempo possibile.

Torino, 16/10/2006