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Guido sobrio

Al via la seconda edizione

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Organizzare momenti di informazione, anche approfondita, sul bere e sul guidare, per aumentare la consapevolezza dei rischi che si corrono al volante dopo avere bevuto alcolici e prevenire gli incidenti stradali che ne sono la conseguenza, e farli seguire da azioni di verifica e sanzione dei conducenti di cui si constata l'ebbrezza. Sono gli obiettivi della seconda edizione della campagna regionale " Guido sobrio ", già sperimentata lo scorso anno con successo, grazie soprattutto alla collaborazione dei comandi di Polizia municipale piemontesi dotati di etilometro, alla quale hanno aderito 29 tra Comuni e Comunità montane e collinari.
Presentata il 18 ottobre dall'assessore regionale alla Polizia locale, Giovanni Caracciolo, da Carlotta Gallo della Polizia stradale e dallo psicologo Gian Marco Sardi, l'iniziativa prevede che i controlli verranno effettuati dalle 23 alle 4 del 20 ottobre, 10 novembre e 2 dicembre 2006: in queste date le pattuglie fermeranno tutte le auto che passeranno davanti ad esse per misurare il tasso alcolemico del conducente.
"Guido sobrio" comprende anche alcuni materiali specifici preparati dalla Regione che verranno distribuiti in zone di grande affluenza (mercati, davanti alle scuole, nelle strade pedonali di maggiore passaggio) dagli agenti di Polizia municipale e stradale: un depliant con le informazioni di dettaglio, un volantino con gli elementi essenziali della campagna, gli etilotests per l'autovalutazione prima di mettersi alla guida, un disco orario che calcola anche i valori indicativi di alcol nel sangue dopo ogni bevuta e ne indica l'abbassamento con il trascorrere delle ore.
"La campagna - sottolinea Caracciolo - si inserisce nel quadro più generale di azioni della Regione per la sicurezza stradale: il piano dall'assessorato ai Trasporti, quello per la prevenzione degli incidenti stradali curato dall'assessorato alla Sanità, il programma per la formazione della Polizia locale, al cui interno è prevista una formazione specifica sull'argomento. Tutti questi documenti hanno un elemento comune: il tentativo di dare una risposta al problema della sicurezza stradale, che in Italia rimane ancora lontano dall'obiettivo europeo di ridurre del 50% gli incidenti entro il 2010" .

18/10/2006