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Federalismo: le proposte della Giunta regionale

Competenza esclusiva su numerose materie

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La presidente Mercedes Bresso ritiene che su alcuni aspetti riguardanti i beni culturali, l'istruzione, l'Università e ricerca, le infrastrutture e l'ambiente il Governo debba concedere al Piemonte la competenza esclusiva.
Illustrando la sua posizione in Consiglio regionale, ha sostenuto che "il Piemonte ha ragioni storiche, linguistiche e geografiche per chiedere maggiore autonomia secondo quanto previsto dall'articolo 116 della Costituzione, ma in leale collaborazione con lo Stato".

La trattativa deve avere come base di partenza il federalismo fiscale: "Io penso che, in generale, le imposte che lo Stato attribuisce alle Regioni debbano essere differenziate per capacità di gettito e per le eventuali funzioni attribuite. Per il Piemonte, Regione di frontiera in competizione con zone che hanno risorse fiscali proprie per lo sviluppo socio-economico ed il governo del territorio come quelli francesi, è di particolare interesse ottenere il completamento dell'attuale ed un po' confuso sistema delle competenze ripartite tra lo Stato e le Regioni".

Bresso ha quindi proposto i punti sui quali si potrebbe basare un documento da inviare al Governo.
Beni culturali. "L'esperienza acquisita nella gestione di interventi di grande rilevanza come la Reggia di Venaria e il castello di Rivoli ha permesso di capire che le difficoltà maggiori con lo Stato si incontrano per la valorizzazione di questo patrimonio. Si deve quindi chiedere la piena attribuzione di tale competenza, insieme alla concessione in comodato dei beni di proprietà dello Stato e delle risorse necessarie".

Istruzione. "Chiediamo che la programmazione dell'offerta complessiva sull'istruzione, sulla formazione e sulla gestione del personale vada tutta in mano alla Regione, fermo restando allo Stato le norme generali. Come è strutturata oggi, crea difficoltà di scelta alle famiglie".

Università e ricerca. "La Costituzione dice che le Regioni programmano l'offerta formativa del sistema universitario. Ma per trasformare in competenza effettiva una funzione già svolta in modo sussidiario occorre avere le risorse statali per questo ambito e per la programmazione delle sedi universitarie. La Regione deve anche avere la gestione della ricerca applicata sul proprio territorio". Infrastrutture. "I 600 km residui di strade statali non si giustificano più. Occorre il loro trasferimento alla Regione in termini di demanio e risorse, per poi effettuare il passaggio alle Province. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, chiediamo che le rete dei binari locali passi alla Regione, in modo da predisporre un sistema più completo ed effettuare i necessari interventi".

Ambiente. "E' assolutamente necessaria una chiarificazione ed una riclassificazione di una situazione molto confusa. Oggi si rischia il blocco delle politiche di tutela e ci sono questioni, come le bonifiche ed i rifiuti, che si possono gestire bene ed in tempi brevi solo se viene completato il trasferimento delle competenze".

Torino, 31/10/2006