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Enti locali & Terzo Settore, nuove regole

Contribuiranno ad accrescere trasparenza e qualità del sistema dei servizi alla persona

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Dopo aver ottenuto sia il via libera della Conferenza Regione-Autonomie Locali, a marzo, sia della IV Commissione Consiliare regionale, su proposta dell'Assessore al Welfare e Lavoro e dell'Assessore alla Sanità, la Giunta ha approvato, nella sua ultima seduta l'Atto di indirizzo per regolamentare i rapporti tra gli enti pubblici del Piemonte ed il Terzo settore.

L'integrazione tra pubblico e privato nella gestione dei servizi sociali e sociosanitari, in attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà, implica il riconoscimento ed il sostegno del ruolo specifico del Terzo settore (cooperative sociali, associazioni di volontariato, fondazioni, onlus, enti di patronato, consorzi sociali, società di mutuo soccorso) e necessita di adeguati strumenti giuridici di tipo negoziale, che garantiscano e regolino la partecipazione dei soggetti no profit alla programmazione, progettazione, gestione e definizione dei criteri di verifica nel sistema dei servizi alla persona.

L'atto di indirizzo esclude per questi soggetti il ricorso a forme d'intermediazione di manodopera, stabilisce l'obbligo a considerare, nella determinazione del prezzo base negli affidamenti di servizi, il costo del lavoro previsto dai contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, introduce la valutazione degli aspetti qualitativi del servizio nella fase d'affidamento ed il controllo del mantenimento degli stessi nella fase d'esecuzione del contratto da parte degli enti locali committenti.

Una specifica norma riguarda poi le cooperative di tipo B, delle quali si riconosce il ruolo di inclusione delle fasce deboli e che potranno quindi ottenere, garantendo opportunità di lavoro alle persone svantaggiate, affidamenti pubblici in deroga alle normali procedure di appalto.

Con queste regole, la Regione offre agli enti locali e pubblici del proprio territorio uno strumento efficace di governo del sistema dei servizi alla persona, contribuendo ad accrescere trasparenza e qualità del sistema dei servizi alla persona, nell'interesse dei lavoratori, dei cittadini utenti e della pubblica amministrazione.

Torino, 23/05/2006