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Piano antismog, stop a 500.000 veicoli

Il via a novembre. Contributi alle fasce deboli

L'assessore all'Ambiente, Nicola de Ruggiero

"Il mancato rispetto dei limiti di inquinamento imposti dall'Unione Europea rischia di far pagare all'Italia una sanzione di circa 100 milioni di euro, di cui circa 15-20 milioni per il solo Piemonte. Sono limiti ai quali la Regione avrebbe dovuto adeguarsi già nel 2003, ma la precedente amministrazione non l'ha fatto. Noi vogliamo invece aiutare le Province ed i Comuni a migliorare la qualità dell'aria": è la premessa dalla quale l'assessore all'Ambiente, Nicola de Ruggiero, parte per illustrare il nuovo Piano antismog che la Giunta ha approvato in via preventiva e che entrerà in vigore, dopo il passaggio nella Conferenza Regione-Autonomie locali, il 6 novembre.

Da questa data, e fino al 31 marzo, su tutto il territorio regionale non potranno più circolare dalle 8 alle 18,30 dei giorni feriali le auto a benzina immatricolate prima del 1993 ed i mezzi diesel con omologazione precedente a Euro 2. La delibera riguarda anche le moto ed i motocicli con più di dieci anni, mentre per i veicoli utilizzati per attività commerciali, industriali, artigianali ed agricole il divieto sarà ristretto fra le 8 e le 12. Faranno eccezione i veicoli dei disabili e quelli iscritti nei registri delle auto storiche.

Il provvedimento antismog non riguarda, però, soltanto i mezzi di trasporto privati. Entro il 1° ottobre 2008 tutti gli autobus del Piemonte dovranno avere idonei sistemi per l'abbattimento del particolato, e tutti i nuovi mezzi dovranno essere acquistati tenendo conto della migliore tecnologia disponibile. Per promuovere l'installazione dei filtri antiparticolato e di analoghi dispositivi per la riduzione delle emissioni saranno introdotte delle agevolazioni. Lo scopo delle misure è anche quello di accelerare il rinnovo del parco circolante, orientando il mercato nella direzione di tipologie di veicolo a minore impatto.

Per non penalizzare le fasce deboli, è previsto un aiuto economico a chi si trova al di sotto di un reddito minimo. Altri sostegni riguarderanno i possessori di veicoli commerciali, per non influire negativamente sulle attività economiche.

Il provvedimento ha innescato una serie di contestazioni, e da più parti si sostiene che non è possibile impedire l'utilizzo di veicoli per i quali vengono regolarmente pagati bollo e assicurazione e che per lo Stato italiano sono perfettamente in regola. A queste tesi de Ruggiero ribatte che “la limitazione alla circolazione delle auto più inquinanti è necessaria per proteggere la salute dei cittadini. Le analisi della qualità dell'aria del 2004 e del 2005 confermano una notevole criticità per gli inquinanti PM10, NO2 e ozono, che continuano a presentare frequenti e consistenti superamenti dei limiti, con i conseguenti effetti negativi sulla salute dei piemontesi ed in particolare sull' apparato respiratorio e cardiovascolare. Il problema investe l'intera pianura padana, per cui - aggiunge - nell'ottobre scorso a Torino abbiamo firmato un accordo con le Regioni Lombardia, Veneto, ed Emilia Romagna, cui si sono aggiunte le Province autonome di Trento e di Bolzano ed il Canton Ticino, per condividere una strategia unitaria".

Torino, 24/07/2006