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Vacanze brevi in Piemonte
Nuova formula promozionale nelle capitali europee
Il turismo attualmente concorre alla produzione del 2% del prodotto interno lordo del Piemonte, ma l'obiettivo, entro cinque anni, è quello di raddoppiare questa percentuale: in che modo? Il primo passo è costituito dalle campagne a breve termine su riviste straniere, brochure multilingue ed alcune iniziative originali come quella avviata a Londra dove alcuni "Cab" (i tradizionali taxi britannici) sono stati "colorati" con le immagini del Piemonte. "Simili iniziative - afferma l'assessore al Turismo, Giuliana Manica - si ripeteranno in Germania, Francia, Austria, Spagna e Svizzera. Noi intendiamo promuovere il Piemonte non solo in chiave turistica invernale, ma anche estiva, in quei Paesi che possono essere interessanti per il nostro mercato, sia in Europa che negli Stati Uniti".
La campagna promozionale attuata dalla Regione ha per slogan "Short break", "brevi vacanze", mira prima di tutto al pubblico delle capitali europee. Oggi che il nome di Torino è stato rilanciato in tutto il mondo in virtù delle Olimpiadi invernali, questo è il momento migliore per sfruttare la "scia" dell'evento, un'"onda lunga" che, se opportunamente cavalcata, potrà portare significativi benefici alla nostra regione.
Il Piemonte, a livello turistico, ha già raggiunto negli ultimi anni risultati importanti, ma esistono ancora significativi margini di crescita.
Numerose le zone sulle quali si può puntare: l'area urbana torinese, con i suoi monumenti ricchi di storia, i musei, la meravigliosa area verde lungo il Po e la reggia di Venaria; le Langhe e il Monferrato con la gastronomia ed i vini rossi, il Canavese con i laghi, le montagne, le colline, i castelli e il vino bianco Erbaluce di Caluso. La zona del Lago Maggiore e degli altri laghi prealpini, e naturalmente le montagne "olimpiche", ma anche tutte le altre montagne dell'arco alpino piemontese.
Ovunque vi è un particolare, una suggestione che merita essere scoperta e visitata. Una simile ricchezza di paesaggi, di storia e di cultura consente al Piemonte di avere le carte in regola per un turismo di qualità che, dopo il successo delle Olimpiadi, non può che avere ulteriori significativi margini di crescita.
Torino, 17/07/2006
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