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Piemonte, realtà in transizione. Dopo il calo, il recupero

Torino e la regione sono, oggi, fra i luoghi più dinamici d'Italia

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''Il Piemonte è una realtà in transizione. Stiamo ancora riassorbendo il gigantesco calo della produzione e dell'occupazione nell'industria, e ci troviamo nella fase di flessione, in cui il recupero è iniziato ma non ancora compiuto''. Così la presidente Mercedes Bresso, ha commentato i dati dell'Annuario Statistico Regionale, giunto alla quattordicesima edizione, frutto del lavoro congiunto di Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e Istat.

''Proprio in questi giorni - ha sottolineato Bresso citando un quotidiano torinese - i giornali scoprono che è Torino la città da bere. Dopo vent'anni dalla Milano da bere le parti si sono invertite, con Milano chiusa in casa che risparmia, e noi che spendiamo di più in divertimenti e cultura. Questo è un cambiamento epocale, significa che Torino, ex grigia città industriale, viene ora percepita come un luogo allegro e divertente, nel quale vale la pena di vivere. Significa sfatare l'immagine tradizionale dei piemontesi gente chiusa, e far capire a tutti che Torino e il Piemonte sono oggi fra i luoghi più dinamici d'Italia sotto il profilo della produzione culturale''. Tutto questo, ha spiegato, ''è merito delle Olimpiadi 2006, ma non solo''.

L'Annuario, come da tradizione, raccoglie le principali statistiche socio-economiche a livello regionale e provinciale, cercando di rispondere alla sempre crescente domanda di dati quantitativi, espressa in ogni campo di attività dell'uomo. La pubblicazione si pone l'obiettivo di far conoscere il territorio nel quale viviamo sotto diversi e complementari punti di vista, rappresentando la realtà che ci circonda a 360°.

"La disponibilità di un sistema informativo statistico completo ed aggiornato - ha commentato la presidente - è la base per una adeguata gestione del territorio ed un elemento essenziale per una corretta programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche e delle risorse da destinare al soddisfacimento dei bisogni della collettività.
Il processo di integrazione dell'informazione statistica da fonti diverse, costituito dall'Annuario Statistico piemontese, rappresenta un esempio positivo di attuazione di forme di decentramento, ed ha anticipato in qualche modo a livello locale la ormai annosa revisione delle norme sul Sistema statistico nazionale".

"Pur nella consapevolezza che l'Annuario non offre soluzioni interpretative precostituite, ma solo un'offerta ragionata di tabelle statistiche, il panorama che ne emerge è quello di un 2005 fra luci ed ombre: a fronte di un invecchiamento della popolazione, aumentano occupazione e imprese; un lieve incremento delle esportazioni si accompagna poi ad una lieve flessione nella spesa per R&S. Si ha comunque la sensazione che il 2006 con tutto ciò che finora ha prodotto, dal successo delle Olimpiadi al rilancio Fiat, rappresenti un punto di discontinuità positivo, in grado di creare nuovi ed importanti scenari di sviluppo futuro" ha interpretato il Direttore di Unioncamere Piemonte Massimo Deandreis.

"Il punto di forza dell'Annuario - ha osservato l'assessore alla Statistica della Regione Piemonte Sergio Conti - è costituito dal fatto che Unioncamere Piemonte e Regione hanno sviluppato nell'ambito dei rispettivi campi di osservazione e di attività una produzione statistica per molti aspetti complementare, che integra e completa la consolidata informazione statistica fornita dall'Istat.
Da questo punto di vista l'Ente regionale può mettere a disposizione le basi dati contenute nel proprio sistema informativo, che supporta l'attività degli uffici nei numerosi settori di competenza regionale esclusiva o concorrente, quali ad esempio la sanità, l'assistenza, il turismo, la formazione professionale, l'ambiente, la demografia".

Per informazioni www.piemonteincifre.it

Torino, 19/07/2006