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Le galline faraone per combattere le cavallette

Approvato un programma d'intervento contro le infestazioni

Cavalletta

Per combattere le infestazioni delle cavallette, la giunta regionale ha recentemente approvato un programma d’intervento per un totale di oltre 162 mila euro. Esso prevede l’utilizzo delle galline faraone presso le aziende agricole che aderiscono al programma. Le galline faraone sono predatrici delle cavallette e la loro presenza è fondamentale per combattere le infestazioni: chi aderisce al programma non deve però assolutamente effettuare alcun trattamento chimico contro le cavallette perché rischierebbe di far morire le faraone.

Il programma ha durata annuale e per gli anni futuri si deciderà in relazione al ripetersi delle infestazioni. Ai fini di un corretto inquadramento del problema occorre premettere che il contenimento delle infestazioni di ortotteri si presenta particolarmente difficoltoso. Infatti la lotta chimica, che apparentemente potrebbe essere ritenuta risolutiva, in realtà avrebbe efficacia relativa ed impatto ambientale non sostenibile, con costi troppo elevati e non sarebbe realizzabile estesamente nel territorio con la tempestività necessaria. I trattamenti insetticidi contro gli adulti hanno un’efficacia ridotta e spesso solo apparente (effetto di stordimento) inoltre risultano essere controproducenti perché dannosi alla fauna antagonista delle cavallette (ortotteri predatori, ragni, imenotteri parassitoidi), la cui presenza e azione sul territorio regionale è stata accertata dai tecnici del Settore Fitosanitario Regionale in occasione di diversi sopralluoghi. Occorre inoltre valutare attentamente gli altri effetti negativi sul piano eco-tossicologico di trattamenti estesi sul territorio.

Gallina faraona grigia comuneAnche sulla scorta delle esperienze della Regione Emilia Romagna, che nella scorsa estate è stata particolarmente attiva su quest’emergenza, si è deciso di non enfatizzare la lotta chimica e di puntare invece su quella biologica con l’impiego delle galline faraone. Questa tecnica ha conseguito interessanti risultati nel 2005 nella regione citata, a tal punto da essere preferita dagli agricoltori a quella chimica.

Di conseguenza nel 2006 si è ritenuto opportuno realizzare un progetto pilota coinvolgendo le aziende agricole disponibili nei comuni maggiormente colpiti dall’infestazione negli anni 2004 e 2005. I risultati conseguibili con l’uso delle faraone non saranno risolutivi soprattutto a causa della presumibile diffusione delle infestazioni, ma contribuiranno a ridimensionarne la gravità; comunque si tratta di un metodo di lotta ecocompatibile, e come tale è da privilegiare rispetto alla lotta chimica.

Torino, 10/07/2006