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Documentazione:

Per le pari opportunità e contro le discriminazioni

Per le pari opportunità e contro le discriminazioni

Promuovere la rimozione di tutte le forme di discriminazione basate sull'appartenenza e l'identità di genere, gli orientamenti sessuali, la religione, le convinzioni personali, gli handicap, l'età, la razza, l'origine etnica, la scelta della forma di convivenza. In questo modo si potrà creare un contesto di protezione e rafforzamento dei diritti fondamentali delle persone, garantendo parità di trattamento nell'accesso ai servizi e nell'acquisizione di beni ed attuando azioni positive per superare qualsiasi forma di svantaggio.
Sono i capisaldi dell'atteso disegno di legge sulla parità di trattamento e sul divieto di ogni forma di discriminazione nelle materie di competenza regionale. Approvato martedì dalla Giunta, passa ora all'esame del Consiglio.

Si tratta di una "provvedimento cornice", i cui principi informeranno tutta l'azione legislativa, regolamentare e programmatoria del Piemonte e che impegnerà gli organi competenti ad intervenire per verificare se le norme legislative o regolamentari in vigore possano essere discriminatorie e individuare le modalità per superarle. L'intervento normativo o la specifica azione diretta a promuovere la parità di trattamento e a contrastare le discriminazioni sarà infatti promossa da ciascun assessorato, a seconda delle materie di competenza.

Il cuore del testo è l'articolo 4, dedicato a salute, prestazioni sanitarie e politiche sociali, che definisce alcuni principi per rispondere in modo diretto a situazioni concrete di discriminazione che vivono le persone nella loro relazione con le strutture sanitarie e socio-assistenziali. In particolare, prevede che la Regione garantisca a chiunque abbia raggiunto la maggiore età il diritto di designare la persone alla quale le strutture sanitarie e socio-assistenziali devono riferirsi per ogni decisione in merito, soprattutto per quelle relative allo stato di salute, compresa la donazione di organi. In questo modo è possibile affiancare ai rapporti di parentela/affinità il sistema di relazioni sentimentali, assistenziali e di solidarietà capace di garantire il sostegno più adeguato in situazioni di malattia. Inoltre, si stabilisce che le famiglie e le unioni di fatto vanno considerate risorse qualificanti della rete sociale per la cura alla persona.

"Attraverso il dialogo e il confronto - commenta l'assessore alle Pari Opportunità, Giuliana Manica - siamo riusciti a trova l'accordo su un testo che giudico molto importante. La volontà è quella di poter adottare la legge entro il 2007, anno europeo delle Pari Opportunità, per il quale il Piemonte vuole candidarsi come Regione guida, come abbiamo anche indicato all'articolo 14 del disegno di legge". Per tale occasione, l'intenzione è di informare i cittadini sul principio che tutti hanno diritto alla parità di trattamento e verrà stimolato il dibattito sulle possibilità di incrementare la partecipazione alla vita sociale in tutti i settori e a tutti i livelli. Si punterà inoltre sull'importanza di favorire buone relazioni tra tutti i membri della società, in particolare tra i giovani, e di promuovere e diffondere i valori che sostengono la lotta contro le discriminazioni.

Torino, 13/06/2006