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Economia, Ires Piemonte: segnali di rilancio, famiglie ottimiste

Si delinea una positiva ripresa per le strategie industriali

Economia, Ires Piemonte: segnali di rilancio, famiglie ottimiste

Gli ultimi mesi del 2005 hanno indicato alcuni segnali di ripresa dell'economia regionale che vengono confermati nella prima parte dell'anno in corso: questo il messaggio emerso della relazione annuale dell'Ires sulla situazione economica sociale e territoriale del Piemonte.

Dopo due anni di pessimismo migliora il clima di fiducia delle famiglie piemontesi: a febbraio 2006 il numero di coloro che prevedevano miglioramenti nell'arco dei 12 mesi successivi, è cresciuto di 10 punti percentuali, passando da 10,6% a 19,5%.
Anno negativo il 2005 per l'economia piemontese che, però, nel finale ha dato segnali di ripresa, confermati nei primi mesi del 2006 con +12,2% nell'export, +4,2% nella produzione industriale.

Così la relazione 2005 dell' Ires Piemonte ha evidenziato che il mondo e l'Europa si sono rimessi in marcia e che il nuovo scenario rappresenta un'opportunità, ma anche una sfida da vincere. Permane una criticità della capacità competitiva, ma non sono mancati spunti positivi. La terziarizzazione dell'economia regionale è proseguita: l'evoluzione verso un'economia dei servizi appare evidente nei dati dell'occupazione in ulteriore consistente crescita, in un quadro del mercato del lavoro complessivamente divenuto più favorevole (occupazione +1,8%).

Nel quadro di perdurante crisi della Fiat, si delinea il passaggio ad una fase di assestamento con un miglioramento dei bilanci e una positiva ripresa di interesse per le strategie industriali. Nel turismo si conferma la ripresa (le presenze +9,3%), non solo legata all'eccezionalità dell'attesa dell'evento olimpico, ma anche alla messa a frutto di politiche e atteggiamenti favorevoli, all'opera da tempo. Le Olimpiadi invernali hanno impresso una scossa al tessuto socioeconomico, in particolare nella provincia e nella città di Torino.
L'evento olimpico può contribuire a ridare fiducia nel cambiamento e consolidare propensione e consenso alla trasformazione sia sul piano istituzionale sia per i singoli individui. Non a caso a Torino si rilevava a febbraio scorso un miglioramento, più incisivo rispetto alle altre realtà provinciali, del clima di fiducia dei cittadini rispetto ad un anno prima.

"Il giudizio sul 2005 non è positivo - ha spiegato l'assessore Bairati alla presentazione della relazione - anche se nel finale si colgono alcuni segnali di miglioramento. Le prestazioni della nostra regione sono una fotografia esatta della situazione italiana. L'economia piemontese non ha infatti prodotto risultati migliori di quelli medi nazionali. Ci auguriamo - ha concluso Bairati - che i segnali positivi dell'ultimo trimestre non siano dovuti a un "effetto cantiere" - da attribuire all'evento Olimpico - , ma testimonino una svolta effettiva, dopo ben 18 trimestri consecutivi di tendenza recessiva." In conclusione l'Ires mette in luce alcune difficoltà sul cui superamento si gioca il futuro dell'economia regionale: nell'esportazione come nelle tecnologie in rete, il Piemonte deve riposizionarsi nel contesto competitivo internazionale.

Torino, 26/06/2006